Il capogruppo aveva proposto un collegamento ferroviario diretto da realizzare con le risorse del Pnrr
FIRENZE. «Un collegamento ferroviario maggiormente efficiente e veloce tra le città di Arezzo e di Siena rappresenta un obiettivo di interesse sia per la mobilità dei cittadini residenti in queste aree sia per l’alta valenza turistica di questi territori. Migliorare i collegamenti tra due città così importanti è un’opportunità strategica per la Toscana del sud che può avere risvolti positivi per l’economia locale e i servizi. Il collegamento diretto tra i due capoluogo sarebbe possibile con la realizzazione di un passante di poche centinaia di metri, da realizzare con le risorse del Pnrr all’altezza della stazione di Sinalunga, che unisce le linee ferroviarie Siena-Chiusi e Sinalunga-Arezzo-Stia. Attualmente i collegamenti del trasporto pubblico ferroviario hanno tempi di percorrenza eccessivi e servizi non integrati. In attesa della realizzazione della nuova infrastruttura è necessario, nel breve periodo, integrare maggiormente i servizi ferroviari tra queste due linee». Il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli rilancia la sua proposta di un collegamento ferroviario tra le città di Arezzo e Siena e annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale alla chiede di attivarsi per favorire l’integrazione dei servizi, in termini di numero di treni ed orari, considerata una prima misura necessaria per migliorare i collegamenti tra i due capoluoghi.
La relazione ferroviaria tra Siena ed Arezzo ad oggi vede la presenza di due linee ferroviarie gestite da altrettanti gestori; da un lato vi è la linea ferroviaria Siena – Chiusi (non elettrificata e a semplice binario) di proprietà e in gestione di Ferrovie dello Stato, dall’altro la tratta ferroviaria Sinalunga – Arezzo – Stia (linea elettrificata) di proprietà della Regione Toscana e gestita dal Guppo LFI, sia per quanto concerne la gestione dell’infrastruttura che per quanto attiene al trasporto ferroviario, incluso mezzi e personale. Il collegamento dei servizi sarebbe reso possibile dalla messa in servizio di convogli cosiddetti “trimodali” (elettrico-diesel-batteria) in grado di passare dalla linea ferroviaria elettrificata a quella non elettrificata consentendo di progettare viaggi diretti tra Siena ed Arezzo senza rottura di carico alla stazione di Sinalunga.
«Nella programmazione vigente dei servizi ferroviari ci sono poche possibilità di interscambio da considerare adeguate – spiega Ceccarelli – Nella maggior parte dei casi si hanno tempi di interscambio troppo lunghi, fino ad un’ora, o troppo brevi, tre minuti, in altri casi non sono previste partenze per Arezzo dopo l’arrivo del treno da Siena. Una gestione più coordinata delle due linee ferroviarie, con la progettazione di collegamenti più rapidi, rappresenta il primo passo per arrivare ad avere collegamenti diretti una volta realizzato il nuovo passante ferroviario. Il passaggio tra la ferrovia elettrificata e quella non elettrificata sarebbe possibile grazie all’entrata in servizio dei treni trimodali previsti dal contratto di servizio stipulato tra Regione e Trenitalia nel 2019. Si tratta di un intervento importante, ma con un costo assolutamente sostenibile nel quadro della programmazione delle risorse europee, che può segnare un cambiamento nei collegamenti e nella rete infrastrutturale della Toscana meridionale».