Viene il dubbio che quello che si dice in città, e cioè, che il Presidente dia l'impressione di depotenziare il CDA, possa rispondere a verità
Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione Pietraserena.
SIENA. Abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia dell’ulteriore rinvio del Consiglio Di Amministrazione della Banca MPS, che doveva prendere decisioni in merito al piano industriale e altri importanti temi, dal 15 al 25 giugno, ovvero solo pochi giorni prima delle importanti scadenze che aspettano il nostro grande Istituto davanti alle autorità Europee, alla Bankitalia ed al mercato.
Nutriamo forti dubbi su questo rinvio che potrebbe mettere il CDA nella condizione di “prendere o lasciare” senza avere il tempo o la possibilità di valutare con la necessaria serenità eventuali alternative o misure più efficaci, con tutte le conseguenze del caso.
Viene il dubbio che quello che si dice in città, e cioè, che il Presidente dia l’impressione di depotenziare il CDA, possa rispondere a verità. Su questo dubbio sarebbe interessante conoscere il pensiero della Fondazione MPS, che oltre ad essere l’Ente nominante di Profumo è ancora, almeno per il momento, l’azionista di maggioranza relativa, per chiarire se questo eventuale passaggio sia in linea con le indicazioni della Fondazione MPS e se la stessa e’ pronta ad accettare qualunque decisione venga presa, ivi compreso un ennesimo rilevante aumento di capitale che potrebbe mettere definitivamente fuori gioco la Fondazione MPS, e quindi la Città, nella futura governance della Banca.
L’assenza di un preciso intervento da parte della Fondazione MPS sarebbe l’ennesimo errore gestionale del suo inadeguato management; da parte nostra solleciteremo comunque il nostro consigliere comunale di riferimento Enzo De Risi, da ex capogruppo del Gruppo Misto, a proporre un documento a tutti gli altri Capigruppo uscenti, per significare al neo nominato Commissario la necessità di un immediato e completo rinnovamento degli Organi Amministrativi della Fondazione MPS.