"La politica di Renzi e del Pd ha aggravato lo stato della banca"
FIRENZE. Da Marco Casucci, consigliere regionale della Lega Nord, riceviamo e pubblichiamo.
“La situazione stile montagne russe nella quale si trova da mesi il titolo MPS è sintomatica della mancanza di una strategia politica ben precisa che vede come unici responsabili il PD ed il suo segretario, nonché ex premier, Matteo Renzi, il quale, meno di un anno fa, dichiarava che la Banca MPS era risanata e sarebbe stato un affare investirci.
La politica di Renzi e del PD ha ulteriormente aggravato la situazione di tutto il sistema bancario italiano ed in particolare di MPS. Basta ricordare la riforma delle banche popolari sonoramente bocciata dal Consiglio di Stato. Oppure i decreti varati nottetempo su Banca Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara che hanno di fatto minato la fiducia del mercato, grazie ad il bail-in mascherato, fatto a danno di ignari risparmiatori.
Come non ricordare poi il totale fallimento del Fondo Atlante che, a detta del Premier, avrebbe dovuto “dare risposte molto importanti” sulla ricapitalizzazione degli istituti, primo su tutti MPS? E che dire della sostituzione inaspettata dell’ex AD Fabrizio Viola con Marco Morelli avvenuta nel bel mezzo del vecchio piano di salvataggio, aggiungendo nuovamente elementi di incertezza a tutta la situazione? Non ancora paghi del patrimonio inestimabile già distrutto in questi anni di gestioni scellerate, servili e allo stesso tempo schizofreniche, e nonostante timide aperture circa la possibilità di intervento pubblico da parte degli eurocrati di Bruxelles, anch’essi responsabili di una direttiva tanto assurda quanto dannosa come quella del Bail-In, le alte dirigenze del PD e di MPS continuano imperterrite a voler in tutti modi mettere le mani in tasca agli ignari obbligazionisti retail!
È indubbio che i danni di questa inadeguata classe dirigente del partito egemone nel territorio toscano rimarranno sicuramente nei libri di storia ed in quelli di economia. Nel frattempo però ci sarebbe da tentare il salvataggio della banca più antica della storia del mondo e l’unica strada giusta da seguire è quella che la Lega Nord urla inascoltata da anni: la nazionalizzazione dell’istituto”.