"Ad oltre un anno dall’insediamento e dopo 6 anni di amministrazione di destra, la giunta dovrebbe conoscere bene la realtà senese e i suoi meccanismi"
Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare Pd di Siena
“E’ la terza estate che Siena affronta l’emergenza “pakistani”.
Dal 2022 ad oggi nulla è sostanzialmente cambiato! Giovani uomini pakistani e afgani che arrivano dalla rotta balcanica, si riversano su Siena per fare richiesta di asilo e la Città si dimostra impreparata a gestire questo fenomeno migratorio.
La questura in questi anni ha fatto indagini per verificare che dietro questo movimento di persone, anomalo per Siena, non ci fossero fenomeni criminali. Ad inizio anno ci sono stati provvedimenti giudiziari, ma la presenza dei richiedenti asilo non è diminuita.
In Consiglio comunale, vista una prima apertura dell’Amministrazione Fabio con la concessione della ex scuola di Montalbuccio come dormitorio, abbiamo portato una mozione in cui si chiedeva alla Giunta di considerare il fenomeno strutturale e non emergenziale e quindi la opportuna messa in atto di una serie di misure, anche economiche, per affrontare con consapevolezza e strumenti adeguati il problema.
La maggioranza non solo ha respinto la nostra proposta ma non cercando soluzioni ha creato l’attuale situazione in cui 90 persone che vagano per la città, in attesa di essere presi in carico prima dalla Questura e poi dalla Prefettura.
Oggi l’accoglienza nella nostra Città è tutta sulle spalle del volontariato laico e cattolico.
Il Comune, la Sindaca, responsabili dell’ordine pubblico, dell’igiene pubblica, del sociale, scaricano ogni responsabilità sulla Società della Salute senese, il tavolo di coordinamento si riunisce in Arcivescovado. L’unico intervento pubblico è stato quello dell’Università per Stranieri che si è accollata corsi di italiano nella sua sede e la fornitura di un pasto tramite il DSU.
Ci saremmo aspettati che di fronte al protrarsi della problematica, l’amministrazione comunale si fosse posta come punto di riferimento e coordinamento per gli altri enti, che avesse dato una linea, indicato una prospettiva. Questo non è avvenuto e abbiamo assistito negli ultimi mesi ad un continuo rimpallo di responsabilità.
Purtroppo questo atteggiamento non si limita solo alla gestione del fenomeno dei migranti, lo vediamo anche sul resto della vita cittadina, dalla gestione del verde, alla mobilità, alla nettezza urbana.
Non basta regolamentare e punire, distribuire opuscoli e manifesti con l’intento di “educare”, se non si prospettano risposte e soluzioni ai problemi dei cittadini e delle cittadine di Siena.
Ad oltre un anno dall’insediamento e dopo 6 anni di amministrazione di destra, la giunta dovrebbe conoscere molto bene la realtà senese e i suoi meccanismi, invece si limita ad invettive sterili sul passato ed alla sperimentazione di tavoli come mero adempimento burocratico, senza un reale confronto tra le parti finalizzato alla concreta risoluzione dei problemi.
Dal 2022 ad oggi nulla è sostanzialmente cambiato! Giovani uomini pakistani e afgani che arrivano dalla rotta balcanica, si riversano su Siena per fare richiesta di asilo e la Città si dimostra impreparata a gestire questo fenomeno migratorio.
La questura in questi anni ha fatto indagini per verificare che dietro questo movimento di persone, anomalo per Siena, non ci fossero fenomeni criminali. Ad inizio anno ci sono stati provvedimenti giudiziari, ma la presenza dei richiedenti asilo non è diminuita.
In Consiglio comunale, vista una prima apertura dell’Amministrazione Fabio con la concessione della ex scuola di Montalbuccio come dormitorio, abbiamo portato una mozione in cui si chiedeva alla Giunta di considerare il fenomeno strutturale e non emergenziale e quindi la opportuna messa in atto di una serie di misure, anche economiche, per affrontare con consapevolezza e strumenti adeguati il problema.
La maggioranza non solo ha respinto la nostra proposta ma non cercando soluzioni ha creato l’attuale situazione in cui 90 persone che vagano per la città, in attesa di essere presi in carico prima dalla Questura e poi dalla Prefettura.
Oggi l’accoglienza nella nostra Città è tutta sulle spalle del volontariato laico e cattolico.
Il Comune, la Sindaca, responsabili dell’ordine pubblico, dell’igiene pubblica, del sociale, scaricano ogni responsabilità sulla Società della Salute senese, il tavolo di coordinamento si riunisce in Arcivescovado. L’unico intervento pubblico è stato quello dell’Università per Stranieri che si è accollata corsi di italiano nella sua sede e la fornitura di un pasto tramite il DSU.
Ci saremmo aspettati che di fronte al protrarsi della problematica, l’amministrazione comunale si fosse posta come punto di riferimento e coordinamento per gli altri enti, che avesse dato una linea, indicato una prospettiva. Questo non è avvenuto e abbiamo assistito negli ultimi mesi ad un continuo rimpallo di responsabilità.
Purtroppo questo atteggiamento non si limita solo alla gestione del fenomeno dei migranti, lo vediamo anche sul resto della vita cittadina, dalla gestione del verde, alla mobilità, alla nettezza urbana.
Non basta regolamentare e punire, distribuire opuscoli e manifesti con l’intento di “educare”, se non si prospettano risposte e soluzioni ai problemi dei cittadini e delle cittadine di Siena.
Ad oltre un anno dall’insediamento e dopo 6 anni di amministrazione di destra, la giunta dovrebbe conoscere molto bene la realtà senese e i suoi meccanismi, invece si limita ad invettive sterili sul passato ed alla sperimentazione di tavoli come mero adempimento burocratico, senza un reale confronto tra le parti finalizzato alla concreta risoluzione dei problemi.
A Siena oggi non c’è governo dei servizi e coordinamento tra le istituzioni per servire i residenti, gli studenti, i visitatori e i migranti.
Non c’è una fascia di abitanti i cui bisogni siano soddisfatti totalmente, nonostante l’alta tassazione ed esazione.
Non c’è una fascia di abitanti i cui bisogni siano soddisfatti totalmente, nonostante l’alta tassazione ed esazione.