"Cambiano i candidati, le nostre proposte restano le stesse"
SIENA. Noi firmatari dell’ “Appello per salvare Siena”, che a suo tempo raccolse numerose firme, constatiamo che a distanza di oltre un mese, il panorama politico di Siena ha subito diverse variazioni. Ci sono degli accorpamenti di liste e un nuovo candidato a Sindaco del Partito Democratico. Le nostre proposte e i nostri progetti rimangono gli stessi. Non essendo Carta 2013, una lista che concorre alle elezioni, ma un documento di principi e spunti, riteniamo che sia doveroso, da parte di tutti i candidati, confrontarsi con le nostre idee e dire ai cittadini come essi si pongono rispetto ai punti espressi e sintetizzati dal nostro documento.
Riteniamo altresì fondamentale una tribuna politica tra i partecipanti per capire meglio come ognuno intenda muoversi e quali siano gli obiettivi primari di ogni candidato.
Verificando che il nostro appello a fare un “Governo di Salute Pubblica”, auspicato da un gran numero di persone, sembra essere inascoltato, vogliamo fare un ultimo tentativo affinchè si tenti questa strada fino all’ultimo. Anche la crisi istituzionale a livello nazionale, dopo aspre ed inutili battaglie, che hanno avuto come risultato ulteriori lacerazioni e nessuna possibilità di governo, andranno a ricomporsi con una soluzione in questo senso. Perché non a Siena? Anche qui, qualsiasi sia il vincitore, c’ è bisogno del superamento di vecchie logiche, di veleni, di rancori, di una nuova classe politica e dirigenziale e non di gruppi autoreferenziali che pensano ciascuno di essere “il nuovo”, di essere i “rottamatori”, di avere la verità assoluta in tasca. Solo una nuova unità di intenti e di obiettivi, al di sopra dei partiti, può far risorgere Siena dalle sue ceneri. Per la nostra città è un momento simile a quello già vissuto dopo la seconda guerra mondiale ed è anche un’occasione unica e irripetibile. Un primo passo per risorgere e tornare ad essere uniti in un periodo di grave difficoltà. Ci saranno giorni in cui torneremo a disquisire sulle sfumature, ma non è adesso il tempo. Ora al primo posto c’è Siena e, chi lavorerà per questo, farà un grandissimo servizio alla sua comunità ed alle nuove generazioni. Ci sono risorse da riattivare se solo lo vogliamo, processi legati alla nostra storia, alla nostra cultura, all’ arte e al territorio, specificità uniche al mondo in grado far risollevare l’ economia della nostra città e della sua Provincia. Basta governare i processi e l’organizzazione delle risorse, senza farsi coinvolgere da interessi di parte e vecchie logiche di spartizione del potere (anche se c’ è rimasto ben poco). Siena si aspetta unità e a volte occorre fare un passo indietro per farne tre in avanti.
Riteniamo altresì fondamentale una tribuna politica tra i partecipanti per capire meglio come ognuno intenda muoversi e quali siano gli obiettivi primari di ogni candidato.
Verificando che il nostro appello a fare un “Governo di Salute Pubblica”, auspicato da un gran numero di persone, sembra essere inascoltato, vogliamo fare un ultimo tentativo affinchè si tenti questa strada fino all’ultimo. Anche la crisi istituzionale a livello nazionale, dopo aspre ed inutili battaglie, che hanno avuto come risultato ulteriori lacerazioni e nessuna possibilità di governo, andranno a ricomporsi con una soluzione in questo senso. Perché non a Siena? Anche qui, qualsiasi sia il vincitore, c’ è bisogno del superamento di vecchie logiche, di veleni, di rancori, di una nuova classe politica e dirigenziale e non di gruppi autoreferenziali che pensano ciascuno di essere “il nuovo”, di essere i “rottamatori”, di avere la verità assoluta in tasca. Solo una nuova unità di intenti e di obiettivi, al di sopra dei partiti, può far risorgere Siena dalle sue ceneri. Per la nostra città è un momento simile a quello già vissuto dopo la seconda guerra mondiale ed è anche un’occasione unica e irripetibile. Un primo passo per risorgere e tornare ad essere uniti in un periodo di grave difficoltà. Ci saranno giorni in cui torneremo a disquisire sulle sfumature, ma non è adesso il tempo. Ora al primo posto c’è Siena e, chi lavorerà per questo, farà un grandissimo servizio alla sua comunità ed alle nuove generazioni. Ci sono risorse da riattivare se solo lo vogliamo, processi legati alla nostra storia, alla nostra cultura, all’ arte e al territorio, specificità uniche al mondo in grado far risollevare l’ economia della nostra città e della sua Provincia. Basta governare i processi e l’organizzazione delle risorse, senza farsi coinvolgere da interessi di parte e vecchie logiche di spartizione del potere (anche se c’ è rimasto ben poco). Siena si aspetta unità e a volte occorre fare un passo indietro per farne tre in avanti.
Portavoce e primo firmatario
Augusto Codogno
codognoaugusto@yahoo.it