Alcune proposte programmatiche per la Siena di domani
SIENA. Lavoro, diritti, trasparenza e buon governo. Sono queste le parole chiave che Francesco Carnesecchi, membro dell’esecutivo del’Unione Comunale del Pd di Siena, rilancia alla luce del documento firmato nei giorni scorsi dalle forze di centrosinistra per descrivere la Siena del futuro che dovrà crescere dopo le elezioni comunali del 2011.
“Siena – dice Carnesecchi – dovrà necessariamente mantenere i servizi essenziali, senza deprimere l’economia, pur di fronte alla diminuzione delle risorse. Le erogazioni della Fondazione Mps, dovranno essere destinate per investimenti produttivi piuttosto che per il bilancio corrente. Lo sforzo che la politica dovrà fare sarà dunque quello di sostenere le imprese che potranno garantire un’offerta lavorativa a figure altamente professionalizzate e specializzate”.
La conoscenza, motore dello sviluppo. “La ripresa economica e la creazione di nuova occupazione – spiega Carnesecchi – passa dall’investimento nella cultura, intesa come valorizzazione dei beni artistici ed architettonici, difesa dei nostri prodotti agroalimentari, ma anche come sostegno alla scuola pubblica, che il Comune deve garantire attraverso servizi a tariffe agevolate e con forme di supporto alle famiglie ed ai bambini in difficoltà”.“La società italiana – sottolinea Carnesecchi – sta mutando profondamente, e anche a Siena dovrà porre particolare attenzione ai diritti, uguali per tutti: senza discriminazioni di genere, di religione, orientamento sessuale, salute. Anche a Siena come in altri comuni della nostra provincia dovremo istituire un registro delle volontà di fine vita. Molti Comuni hanno deciso di sviluppare piani senza consumo del territorio. Anche Siena deve chiedersi se un’ulteriore immissione sul mercato di nuovi appartamenti nei prossimi anni sia necessaria, o se invece impoverirà il patrimonio paesaggistico che costituisce una componente fondamentale delle nostre ricchezze”.
“Al nuovo sindaco di Siena – afferma – vorrei chiedere di costituire una giunta eterogenea dal punto di vista anagrafico, culturale e sociale, e paritaria a livello di genere. Nell’attuazione del codice etico, inoltre, vorrei che seguisse quella che è una prassi di molti paesi europei: domandare ai propri amministratori e rappresentanti di sottoscrivere una dichiarazione sulla propria situazione lavorativa, associativa e patrimoniale. Dobbiamo tornare – conclude Carnesecchi – a concepire la politica come ‘servizio civico’. Questo significherà sostituire le indennità con gettoni di presenza, ma anche ripensare i criteri di selezione per scegliere i componenti nominati dalla pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la Fondazione MPS, noi sosteniamo l’attuale forma statutaria e crediamo che spetti al Sindaco motivare le proprio scelte sulla composizione della deputazione. Allo stesso temo crediamo che chi è indicato per nomina pubblica debba rendere trasparenti i propri atti e sottoporli alla valutazione dei cittadini”.