Il candidato dei Riformisti punta sulle riqualificazioni
Massimiliano Carli prosegue ricordando che: “Non è più accettabile vedere imprenditori che operano in diversi settori scoraggiati dallo scegliere Siena come punto di approdo o di partenza per la loro attività, facendo venire meno la possibilità di un aumento di posti di lavoro e un conseguente calo del benessere economico generale. Basta pensare alla miriade di vincoli territoriali e architettonici ormai antistorici che gravitano nella burocrazia cittadina. Un esempio lampante sono quelli che attanagliano qualsiasi richiesta di autorizzazione per l’installazione di impianti a risparmio energetico presentata sia da aziende che da privati sempre più bloccati da questi veri e propri freni burocratici. Tutto questo porta Siena ad essere tremendamente indietro rispetto alle altre città italiane per quanto riguarda lo sviluppo di queste nuove tecnologie ecosostenibili. Il medio evo è finito e dobbiamo decidere se restare ancorati al passato oppure guardare avanti e innovare”.
Un altro aspetto che sicuramente è il cuore dell’economia cittadina è il turismo, che ben sottolineato nel programma dei Riformisti per le prossime elezioni comunali: “Il turismo ha bisogno di essere sensibilmente incentivato visto il grandissimo spessore culturale che può offrire Siena. Il turista deve essere seguito dal primo momento in cui arriva nella nostra città; diventa quindi di vitale importanza la collocazione di punti di informazione turistica in tutte le aree di snodo e di parcheggio. A tutto questo deve seguire poi una maggiore promozione dell’immagine di Siena che vada a coprire tutti gli aspetti che città può offrire in questo settore, dall’artigianato all’enogastronomia, anche fuori dai periodi di maggiore afflusso turistico. Da questo punto di vista è semplicemente allucinante la chiusura dell’ufficio informazioni in Piazza, non solo per il danno ai lavoratori, ma per il terribile danno all’immagine della città. Facciamo arrivare i turisti in Pescaia e chi ha la forza di resistere alle salite e al traffico come premio ha le nostre bellezza. E’ evidente che qualcosa deve essere cambiato. Il turismo ed i beni culturali sono un volano troppo importante per il presente e per il futuro”.