"Il PD ha governato senza opposizione. E ne ha approfittato troppo"
Perché? La spiegazione di questa scelta è meno semplice di quello che si possa credere. Scritto da me che ho partecipato attivamente a questa campagna elettorale per una lista civica marcatamente contraria al PD locale potrebbero essere banalmente consequenziali e facilmente strumentalizzabili le ragioni per cui chiedo che si voti per Neri. Ma l’essenza di questa decisione è meno scontata. Il mio punto di vista, più volte dichiarato nel corso di questi mesi, è e resta sempre lo stesso. È un problema di logica, di banalissima logica alla quale credo nessun cittadino mediamente consapevole dovrebbe sottrarsi. Il PD ha governato per anni, per un lunghissimo periodo senza mai nessuna messa in discussione, senza mai alcun confronto costruttivo con un’opposizione coerente, anche perché di opposizione vera e propria non c’è n’è mai stata in questa città. È ovvio che forte di un consenso di carattere esclusivamente culturale, il PD ha governato approfittandosi del potere indiscusso concessogli dai cittadini e ciò ha avuto come diretta conseguenza il determinarsi di una serie di distorsioni comportamentali che hanno portato all’affermarsi del clientelismo più becero, della costruzione di reti e legami consolidati da favori reciproci, spartizione di poltrone e piccoli e grandi giochi di affari economici. Insomma l’ormai noto “Sistema Siena”.
Sappiamo bene tutti quali sono state le conseguenze: personaggi incompetenti a dirigere enti e società pubbliche con disastrose conseguenze economiche per tutti noi, la perdita della nostra istituzione più grande e storica come la Banca, il crollo della qualità dei servizi sanitari e delle infrastrutture cittadine e potrei continuare molto oltre, ma è inutile ribadire concetti che purtroppo si sono trasformati in problemi che tutti noi affrontiamo quotidianamente. Badate bene, il fatto che ci sia il PD sul banco degli imputati non vuol dire che il PD di per sé sia il marcio in assoluto, è marcio nei termini in cui diventa marcio tutto ciò a cui è attribuito un potere assoluto.
Basta guardare a quello che è successo al nostro paese in vent’anni di PDL egemone con un personaggio come Berlusconi, o ciò che è accaduto al nord d’Italia quando i cittadini hanno per anni e anni consentito un governo indiscusso alla Lega. La nostra unica sicurezza al giorno d’oggi, dove la scala valoriale si è invertita dando predominanza alla materialità, al denaro e di conseguenza al potere che ne deriva, è la democrazia. La democrazia si può avere solo con l’alternanza. Noi cittadini possiamo minimizzare i comportamenti indegni della classe politica attuale solo se siamo in grado di creare con continuità l’alternanza politica.
La logica in fondo è estremamente chiara: se chi ci governa non sa se potrà governarci anche domani farà di tutto per migliorarci la vita. Se, di contro, chi ci governa sa che ci governerà più o meno sempre, non avrà alcuno stimolo verso di noi, ma solo verso chi gli consente di continuare a creare la sua rete di potere. Non crediate che io sia giunta, ormai da anni, a queste conclusioni senza alcun patimento esistenziale, ne ho avuti e molti. La mia famiglia è da generazioni, per storia e cultura, di sinistra, ma oggi, purtroppo, siamo stati privati della possibilità di una scelta ideologica, anzi, se perseveriamo, senza sforzarci di avere una visione più ampia della nostra società, con l’attaccamento a degli ideali che nessuno sarà in grado di tramutare in politiche economiche e sociali coerenti, non facciamo altro che ampliare la massa di pecore pronte a spostarsi da una parte all’altra a seconda dell’appiglio mediatico più accattivante.
Ora, e per tornare alle nostre questioni locali, è il momento di scegliere. Ed ora dobbiamo scegliere Neri. Vediamo cosa sarà in grado di fare e poi decideremo se il PD sarà nuovamente maturo per gestire le nostre vite, ma soprattutto quelle dei nostri figli. E poi, ancora, alternanza se le cose non dovessero piacerci. Una cosa è certa però, la non scelta è sempre una scelta e non ci esonererà dalle responsabilità che ne deriveranno.
Simona Capece – Impegno per Siena