Il candidato di Sel parla di prblematiche del traffico
Questo l’intervento di Alessandro Cannamela, candidato al consiglio comunale per Sinistra Ecologia Libertà al convegno organizzato ieri, martedì 21 maggio, dalla Fiab – Amici della Bicicletta di Siena.
«Siena è una piccola città percorsa da grandi flussi veicolari quotidiani di pendolari che ne attraversano le vie di comunicazione dando vita a elevato traffico; questo ha reso Siena una città poco vivibile al traffico pedonale o ciclistico, impedendo per ragioni di elementare sicurezza il formarsi di una cultura della mobilità dolce che in altri contesti urbani, per ragioni economiche o per il modificarsi degli stili di vita, si è diffusa rapidamente».
«In primo luogo il compito degli amministratori della Siena di domani dovrà essere quello di snellire il traffico pesante diretto verso i grandi siti lavorativi, non solo ripensando il sistema in termini di rete e lavorando sulla complementarità dei mezzi di trasporto, ma anche attuando politiche integrate di mobilità pubblica ripensando al trasporto ferroviario leggero, favorendo il ricorso alla mobilità collettiva aziendale, implementando gli sforzi per diffondere la cultura dello sharing; in secondo luogo sarà necessario, realizzare percorsi sicuri, piste ciclabili, che rendano praticabile e a portata di tutti la scelta di una mobilità differente per gli spostamenti ordinari e straordinari».
«La bici potrà divenire strumento di mobilità principale, come lo intende l’Unione Europea che non a caso ha finanziato un progetto dell’Amministrazione di cui facevo parte, per la realizzazione di un sistema di car e bike-sharing elettrico: 700 mila euro che sarà possibile spendere fino al 31 dicembre prossimo, fondi vitali per la progettazione di un sistema utile ai residenti come ai turisti e che si dovrà integrare necessariamente con il progetto della ciclo-stazione che la Provincia di Siena sta meritoriamente portando avanti».
«Dovremo investire anche sulla sosta, per allontanare il traffico dal centro e per implementare i parcheggi scambiatori che, sul modello di Cerchiaia, diano risposte agli avventori del centro storico. Un centro gravato oggi da un traffico insostenibile, che rende la vivibilità delle lastre problematica persino ai pedoni: la grande innovazione della ZTL, che Siena per prima in Europa progettò nel lontano 1964, viene di fatto così resa vana. Troppo permeabile risulta essere la nostra zona a traffico limitato, che dovrà essere non solo protetta dal traffico merci (per il quale mi pare urgente dare vita al sospirato piano logistico di gestione centralizzata), ma anche tutelata, dando vita a controlli più rigidi e operando una decisa stretta sugli accessi legali e non».
«Insomma la mobilità della nostra città dovrà essere un punto focale della programmazione urbanistica del futuro, anche perché incide sulla qualità della vita ed anche sull’esperienza del vivere Siena. Dovremo valorizzare i nostri spazi costruendo percorsi dalla prima periferia alla città interamente pedonali e ciclabili, che possano non solo divenire il quotidiano passaggio per i senesi, ma anche un modo per far conoscere le nostre valli intra ed extra murarie ai turisti, a partire dalla recuperata e bellissima valle di Follonica. In questo senso centrale mi pare sia il progetto di Parco del Buongoverno su cui recentemente l’associazione Legambiente, ha giustamente richiamato l’attenzione pubblica».