SIENA. Alessandro Cannamela è stato rieletto portavoce provinciale all’unanimità dal Congresso di Sinistra Ecologia Libertà di Siena, svoltosi ieri (17 ottobre)all’Hotel Excelsior. Un Congresso che ha visto la partecipazione di più di 200 persone, e gli interventi estremamente qualificati di cinquanta persone oltre alla conclusione di Maria Luisa Boccia, membro della commissione nazionale per il Congresso di Sinistra Ecologia Libertà.
"E’ stato un congresso lungo e difficile – ha dichiarato il neoeletto -, ma percorso da una forte tensione positiva: il dibattito è stato intenso e volto alla costruzione del nostro nuovo soggetto politico, oltre che rivolto alle prossime scadenze amministrative".
Il Congresso segna la strutturazione di un vero e proprio partito. Quali sono i numeri e le possibilità?
"Io credo che il nostro Congresso voglia essere innanzitutto un modo per riaprire la partita, ancora più che un modo per fondare un partito: vogliamo gettare una sfida, al centrosinistra come al centrodestra, sul campo della cultura politica. Discutere di come vogliamo il Mondo tra vent’anni come vogliamo fare, significa uscire dagli schemi di palazzo ed indagare la vita delle persone, le difficoltà che quotidianamente vivono, la precarietà che è divenuta paradigma di un’intero sistema di società.
Il nostro partito conta in provincia di Siena già 450 iscritti/e e quotidianamente si aggiungono nuove adesioni: siamo ormai presenti in 34 comuni su 36 e contiamo sulla rappresentanza di 26 consiglieri comunali oltre che di 16 assessori, oltre al capogruppo provinciale Renai e all’assessore provinciale Berni. Come dire, esistiamo, ma non vogliamo essere l’ennesimo partito, perché la nostra ambizione è un’altra: ricostruire la sinistra, cambiare la politica, il centrosinistra, l’Italia".
Nella tua relazione introduttiva hai dedicato un lungo passaggio alla questione primarie nazionali. Come vedi la candidatura di Vendola a presidente?
"Credo che Nichi Vendola rappresenti per questo Paese una speranza: il suo messaggio si unisce ad una pratica di governo in Puglia, la regione di cui è presidente, che ha dimostrato in questi anni che governare in modo differente è possibile. Ha dimostrato che si può investire in arte e cultura e creare degli indotti della creaitività, che le energie rinnovabili possono essere una priorità strategica di crescita ed assieme un elemento di tutela ambientale, che la precarietà si può sconfiggere. Credo che se Nichi sarà candidato alle primarie del centrosinistra noi lo sosterremo con la massima forza possibile".
Altro passo importante riguardava ovviamente le elezioni amministrative del Comune di Siena. Citandolo dicevi: ”Anche l’amministrazione però ha mostrato lacune importanti: Siena è stata troppo spesso la città del “non si può fare” ed in mezzo alle iniziative positive ci sono politiche spesso timide ed incoerenti messe in campo in modo confuso. E’ mancata soprattutto una visione complessiva, di progetto di questa città”. Una dura critica non credi?
"Confermo quello che ho detto perché è quello che penso e che pensa la stragrande maggioranza delle persone che vivono questa città. Gli interrogativi che sono rimasti sospesi in questi anni agitano il nostro presente ed il nostro futuro e renderanno senza dubbio più difficile l’agire della nuova amministrazione. Credo che come centrosinistra dobbiamo riattivare una connessione con il nostro popolo, lavorare per capire le difficoltà che vive, a cominciare dal lavoro, ed elaborare una proposta forte di rinnovamento per questa città che investa l’urbanistica, la produzione manifatturiera, il welfare, le politiche giovanili, la cultura".
Quindi confermate comunque che il vostro ambito di riferimento è il centro-sinistra? Cosa è uscito dal congresso riguardo alle primarie?
"Penso che Sinistra Ecologia Libertà nasca proprio per agire nel centro-sinistra e per determinarne una evoluzione. Per cui mi sento di allontanare da noi ogni spettro di trasversalismo, tentazione che non ci ha mai neanche sfiorato: consegnare questa città in mano ai vecchi padroni del vapore, agli agitatori della politica della paura e degli esposti, è un pensiero che non ha mai attraversato la nostra mente e su cui il nostro congresso si è chiaramente espresso negativamente. Riguardo alle primarie confermo che il nostro congresso, dopo una lunga ed accesa discussione, si è pronunciato a favore del percorso intrapreso dal Partito Democratico di Siena, riconoscendo nelle primarie un fattore fondamentale di partecipazione democratica. Va individuata prima è chiaro una bozza d’intenti, un programma comune, ed assieme vanno stabilite modalità che facciano delle primarie stesse un momento popolare e realmente aperto a tutta la cittadinanza".
Quindi come parteciperete alle primarie?
"Il congresso ha deliberato che se le primarie si faranno noi valutiamo positivamente la partecipazione con un nostro autonomo candidato: un profilo che esprima quel segnale di progettualità e forte rinnovamento che intendiamo dare come contributo alla coalizione.
Io intendo lavorare su questa linea, rispettoso del mandato che mi è stato affidato e convinto che per il nostro soggetto politico si sia aperta ieri una nuova fase, che, sono convinto, ci porterà grandi soddisfazioni".
"E’ stato un congresso lungo e difficile – ha dichiarato il neoeletto -, ma percorso da una forte tensione positiva: il dibattito è stato intenso e volto alla costruzione del nostro nuovo soggetto politico, oltre che rivolto alle prossime scadenze amministrative".
Il Congresso segna la strutturazione di un vero e proprio partito. Quali sono i numeri e le possibilità?
"Io credo che il nostro Congresso voglia essere innanzitutto un modo per riaprire la partita, ancora più che un modo per fondare un partito: vogliamo gettare una sfida, al centrosinistra come al centrodestra, sul campo della cultura politica. Discutere di come vogliamo il Mondo tra vent’anni come vogliamo fare, significa uscire dagli schemi di palazzo ed indagare la vita delle persone, le difficoltà che quotidianamente vivono, la precarietà che è divenuta paradigma di un’intero sistema di società.
Il nostro partito conta in provincia di Siena già 450 iscritti/e e quotidianamente si aggiungono nuove adesioni: siamo ormai presenti in 34 comuni su 36 e contiamo sulla rappresentanza di 26 consiglieri comunali oltre che di 16 assessori, oltre al capogruppo provinciale Renai e all’assessore provinciale Berni. Come dire, esistiamo, ma non vogliamo essere l’ennesimo partito, perché la nostra ambizione è un’altra: ricostruire la sinistra, cambiare la politica, il centrosinistra, l’Italia".
Nella tua relazione introduttiva hai dedicato un lungo passaggio alla questione primarie nazionali. Come vedi la candidatura di Vendola a presidente?
"Credo che Nichi Vendola rappresenti per questo Paese una speranza: il suo messaggio si unisce ad una pratica di governo in Puglia, la regione di cui è presidente, che ha dimostrato in questi anni che governare in modo differente è possibile. Ha dimostrato che si può investire in arte e cultura e creare degli indotti della creaitività, che le energie rinnovabili possono essere una priorità strategica di crescita ed assieme un elemento di tutela ambientale, che la precarietà si può sconfiggere. Credo che se Nichi sarà candidato alle primarie del centrosinistra noi lo sosterremo con la massima forza possibile".
Altro passo importante riguardava ovviamente le elezioni amministrative del Comune di Siena. Citandolo dicevi: ”Anche l’amministrazione però ha mostrato lacune importanti: Siena è stata troppo spesso la città del “non si può fare” ed in mezzo alle iniziative positive ci sono politiche spesso timide ed incoerenti messe in campo in modo confuso. E’ mancata soprattutto una visione complessiva, di progetto di questa città”. Una dura critica non credi?
"Confermo quello che ho detto perché è quello che penso e che pensa la stragrande maggioranza delle persone che vivono questa città. Gli interrogativi che sono rimasti sospesi in questi anni agitano il nostro presente ed il nostro futuro e renderanno senza dubbio più difficile l’agire della nuova amministrazione. Credo che come centrosinistra dobbiamo riattivare una connessione con il nostro popolo, lavorare per capire le difficoltà che vive, a cominciare dal lavoro, ed elaborare una proposta forte di rinnovamento per questa città che investa l’urbanistica, la produzione manifatturiera, il welfare, le politiche giovanili, la cultura".
Quindi confermate comunque che il vostro ambito di riferimento è il centro-sinistra? Cosa è uscito dal congresso riguardo alle primarie?
"Penso che Sinistra Ecologia Libertà nasca proprio per agire nel centro-sinistra e per determinarne una evoluzione. Per cui mi sento di allontanare da noi ogni spettro di trasversalismo, tentazione che non ci ha mai neanche sfiorato: consegnare questa città in mano ai vecchi padroni del vapore, agli agitatori della politica della paura e degli esposti, è un pensiero che non ha mai attraversato la nostra mente e su cui il nostro congresso si è chiaramente espresso negativamente. Riguardo alle primarie confermo che il nostro congresso, dopo una lunga ed accesa discussione, si è pronunciato a favore del percorso intrapreso dal Partito Democratico di Siena, riconoscendo nelle primarie un fattore fondamentale di partecipazione democratica. Va individuata prima è chiaro una bozza d’intenti, un programma comune, ed assieme vanno stabilite modalità che facciano delle primarie stesse un momento popolare e realmente aperto a tutta la cittadinanza".
Quindi come parteciperete alle primarie?
"Il congresso ha deliberato che se le primarie si faranno noi valutiamo positivamente la partecipazione con un nostro autonomo candidato: un profilo che esprima quel segnale di progettualità e forte rinnovamento che intendiamo dare come contributo alla coalizione.
Io intendo lavorare su questa linea, rispettoso del mandato che mi è stato affidato e convinto che per il nostro soggetto politico si sia aperta ieri una nuova fase, che, sono convinto, ci porterà grandi soddisfazioni".