I comunicati stampa e gli appelli al voto del 7 giugno
Le emergenze di una eccellenza: le sfide della Sanità senese
La lista Per Siena vuole una sanità che punti alla cura migliore nel tempo minore. Per raggiungere l’obiettivo occorre l’autorevolezza di un sindaco capace di dialogare, a tutti i livelli, con le istituzioni, garantendo una visione strategica. L’azienda ospedaliera universitaria ha un ottimo personale sanitario, ma questo patrimonio va difeso e valorizzato, al contrario di quanto sta avvenendo. Le preoccupazioni sul tema sono state condivise in un recente dibattito rivolto agli operatori del settore, alla presenza del candidato sindaco della lista Per Siena, Pierluigi Piccini, e dei candidati al consiglio comunale, tra i quali alcuni dei medici. Questi ultimi hanno ricordato che la struttura senese è un hub, ovvero un “centro capace di prestare cure migliori, rappresentate dal massimo di eccellenza specialistica”. Quindi, il Dipartimento di Medicina dell’Università non può prescindere dal fatto che ci siano punti di eccellenza e spinte innovative dentro l’ospedale, pena il decadimento non solo dell’assistenza sanitaria, ma anche della qualità dell’insegnamento e della ricerca. Altro fiore all’occhiello dell’azienda ospedaliera è legato al trattamento di alcune patologie legate al Servizio dell’Emergenza-Urgenza 118. Per far funzionare bene tutta la catena del pronto intervento, tuttavia, è necessaria una profonda riorganizzazione. Maggiore efficienza è necessaria anche in altri settori. E poi, come è stato suggerito nel corso dell’iniziativa, serve curare la bellezza: in un luogo ben tenuto, gradevole, si guarisce meglio. Oltre ad analizzare i singoli problemi, il Comune dovrà sostenere le ragioni di un territorio soggetto a un carico di lavoro che ne rende difficile la gestione, facendo squadra con tutte le altre istituzioni, a partire dalla Regione, che ha competenze specifiche sulla Sanità. Inoltre, sono necessarie nuove forme di assistenza per i malati cronici, per chi non è autosufficiente. Ed è indispensabile accompagnare con dignità gli ultimi istanti di vita ottimizzando i percorsi di gestione di tali situazioni. Servono investimenti e un’organizzazione seria, specie se vogliamo ridurre le liste d’attesa: non una forbice ragionieristica.