I 12 riconfermati dalla passata amministrazione danno nell'occhio

SIENA. Dopo l’ufficializzazione dei nomi che comporrano la lista dei candidati al Consiglio Comunale targati Pd, quello che salta agli occhi è il numero dei riconfermati, decisamente alto in considerazione delle dichiarazioni del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Franco Ceccuzzi, in cui si garantiva netta discontinuità rispetto alla passata Amministrazione.
“Credo che Ceccuzzi debba prendere un pò in mano il dizionario della lingua italiana e, prima di farne il suo slogan, cercare il significato della parola “discontinuità”; potrebbe fare un’amara scoperta nel leggere che discontinuità significa “interrompere la continuità di un qualcosa”. Questo il commento di Silvio Pucci, candidato nella lista Lcs a sostegno del candidato sindaco Gabriele Corradi. Uno dei giovani chiamati alla loro prima esperienza politica.
“Ceccuzzi, in cosa sarebbe discontinuo dall’amministrazione uscente? – si domanda l’esponente delle Lcs – Sono mesi che si arrampica sugli specchi nel vano tentativo di prendere le distanze da Maurizio Cenni e l’unico risultato che è riuscito a produrre è stata una sostanziosa riconferma dei consiglieri che avevano fatto parte proprio di quell’amministrazione da lui improvvisamente ed inspiegabilmente disconosciuta”.
“Ma ad un Ceccuzzi che sta affannosamente provando in tutti i modi a farsi passare per il “nuovo nella politica senese” consigliamo di rilassarsi, tanto non ci crede nessuno. Come si fa a dire che con le scelte fatte dalla gestione Cenni lui non ha mai avuto niente a che fare se fino all’agosto del 2010 è stato addirittura segretario comunale del PD? E la conferma della sua contiguità, oltre che continuità, con tutto ciò che c’è stato fino ad ora appare chiara anche dai candidati scelti per il consiglio comunale, dato che la maggior parte provengono dal mandato di Maurizio Cenni” insiste Pucci.
“Vorrei, poi, fare un’ultima considerazione sulla coerenza e sul rispetto dei principi etici tanto sbandierati da Ceccuzzi. Leggo che la consigliera uscente Anna Gioia, moglie di Alberto Monaci, ha beneficiato di una speciale deroga a questi principi – così come avvenne per il marito riconfermato per la terza volta in Regione – ricandidandosi in consiglio comunale dopo esserci stata, in quel consesso, per dieci anni. Sinceramente – dice infine il candidato di Lcs – pur senza entrare nel merito, sembra che questi “principi” siano modificabili a seconda delle necessità del momento e che poco abbiano a che vedere con fondamentali esigenze politiche; in certi casi il criterio selettivo sembra basarsi su principi ereditari, con ruoli pubblici tramandati di parente in parente, consegnando ai senesi l’immagine di un modo di fare politica basato sulla perpetrazione di dinastie familiari. Siccome lo scenario del PD, ossia il partito a cui appartiene Ceccuzzi, è questo, mi chiedo, ma di quale discontinuità col passato si sta parlando?”.