Il segretario nazionale della Cgil parla anche dell'istruzione

SIENA. “Il nostro obiettivo principale è il lavoro, serve una legge di stabilità che abbia come obiettivo investimenti e la creazione di lavoro”, ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando con i giornalisti a Poggibonsi. “Un lavoro – ha aggiunto Camusso – sia con i diritti e la dignità. E la ricetta del governo non è quella giusta per immaginare l’uscita dalla crisi. Ho la sensazione che questa sia una manovra apparentemente costruita intorno all’idea di mantenere una riduzione fiscale per i lavoratori con gli 80 euro. Ma se guardiamo – ha sottolineato – in gran parte viene ripagata da maggiori introiti fiscali, penso alla manovra sul Tfr, che vuol dire che i lavoratori ci rimettono un salario che è già loro. Penso al ritardo del pagamento e quindi agli introiti fiscali che da lì derivano, penso a tante norme che man mano troviamo che danno l’idea che intanto non è di semplificazione ma di complicazione e sposta tutti gli interventi positivi sul versante delle imprese senza neppure proporre dei vincoli rispetto al tema degli investimenti e dell’occupazione”. “Direi – ha concluso – che siamo di fronte all’idea di elargizione di risorse a pioggia che abbiamo già conosciuto nella storia recente del nostro Paese e che non determinano né risultati di innovazione né di occupazione”.
“Non credo che il nostro scopo sia quello di rincorrere il presidente del Consiglio. Credo che in realtà sia il premier che ha una capacità moltiplicativa della sua iniziativa e poi trova grandi difficoltà a tradurla in risultati concreti per il Paese. Mi pare che questa difficoltà sia tutta sua, soprattutto perché le priorità non sono quelle giuste”.
“Al rottamatore-innovatore chiediamo cosa sta innovando se la legge di stabilità è costruita dando crediti alle imprese e nessuna risposta alla qualità del lavoro?”. Se lo è chiesto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel suo intervento alla manifestazione della Cgil provinciale svoltasi questo pomeriggio a Poggibonsi. Secondo Camusso nella legge di stabilita’ “non c’è niente di nuovo. A chi si proclama innovatore possiamo chiedere una politica diversa e di provare ad innovare? Bisogna creare lavoro, rimboccarsi le maniche e fare politiche concrete”. Camusso ha poi sottolineato che “tutti sono contenti se si parla di bonus alle mamme, ma se le stesse risorse le mettessimo sugli asili? Daremmo un servizio strutturato alle mamme e creeremmo anche lavoro”. “Renzi non si confonda, noi non siamo poteri forti, giochiamo con i buoni”. Lo ha precisato Susanna Camusso segretario generale della Cgil nel suo intervento alla manifestazione del sindacato a Poggibonsi. “Se la logica è quella del tutti contro tutti sappiamo già come va a finire – ha puntualizzato Camusso – vincono i cattivi e non i buoni, vincono coloro che sono capaci di usare ogni strumento e mezzo”.
Parlando del tema dell’istruzione, nel corso del suo intervento, il segretario della Cgil ha affermato: “L’istruzione è un diritto fondamentale, uno strumento di democrazia e di politica economica. Che idea di Paese si ha – ha puntualizzato – se ancora una volta si riducono i fondi all’istruzione e si tagliano le borse di studio? Io sapevo che i tagli all’istruzione erano una politica di destra, non sapevo che tagliarla fosse anche una politica di sinistra”, ed ha aggiunto che “c’è una relazione stretta tra istruzione, conoscenza e democrazia. Bisogna garantire a tutti una scuola pubblica, nazionale e laica e mentre si blatera di merito stiamo ricostruendo un meccanismo classista”.
“Penso che ci siano cose che vanno maneggiate con cura. Il Partito della nazione ha echi che non vanno bene”, ha anche dichiarato Camusso, parlando con i giornalisti. “Diverso è dire che dopo una lunga stagione di crisi della politica c’è bisogno di ricostruire in questo Paese una dimensione di partecipazione politica, una dimensione dei partiti. Se dovessi scegliere io – ha concluso – non mi verrebbe Partito della nazione come idea”.
“Non credo che domenica andrò alla Leopolda. Domenica ho un invito molto gradito di Carlo Petrini e sarò a Terra Madre a Torino”.
“Non credo che il nostro scopo sia quello di rincorrere il presidente del Consiglio. Credo che in realtà sia il premier che ha una capacità moltiplicativa della sua iniziativa e poi trova grandi difficoltà a tradurla in risultati concreti per il Paese. Mi pare che questa difficoltà sia tutta sua, soprattutto perché le priorità non sono quelle giuste”.
“Al rottamatore-innovatore chiediamo cosa sta innovando se la legge di stabilità è costruita dando crediti alle imprese e nessuna risposta alla qualità del lavoro?”. Se lo è chiesto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel suo intervento alla manifestazione della Cgil provinciale svoltasi questo pomeriggio a Poggibonsi. Secondo Camusso nella legge di stabilita’ “non c’è niente di nuovo. A chi si proclama innovatore possiamo chiedere una politica diversa e di provare ad innovare? Bisogna creare lavoro, rimboccarsi le maniche e fare politiche concrete”. Camusso ha poi sottolineato che “tutti sono contenti se si parla di bonus alle mamme, ma se le stesse risorse le mettessimo sugli asili? Daremmo un servizio strutturato alle mamme e creeremmo anche lavoro”. “Renzi non si confonda, noi non siamo poteri forti, giochiamo con i buoni”. Lo ha precisato Susanna Camusso segretario generale della Cgil nel suo intervento alla manifestazione del sindacato a Poggibonsi. “Se la logica è quella del tutti contro tutti sappiamo già come va a finire – ha puntualizzato Camusso – vincono i cattivi e non i buoni, vincono coloro che sono capaci di usare ogni strumento e mezzo”.
Parlando del tema dell’istruzione, nel corso del suo intervento, il segretario della Cgil ha affermato: “L’istruzione è un diritto fondamentale, uno strumento di democrazia e di politica economica. Che idea di Paese si ha – ha puntualizzato – se ancora una volta si riducono i fondi all’istruzione e si tagliano le borse di studio? Io sapevo che i tagli all’istruzione erano una politica di destra, non sapevo che tagliarla fosse anche una politica di sinistra”, ed ha aggiunto che “c’è una relazione stretta tra istruzione, conoscenza e democrazia. Bisogna garantire a tutti una scuola pubblica, nazionale e laica e mentre si blatera di merito stiamo ricostruendo un meccanismo classista”.
“Penso che ci siano cose che vanno maneggiate con cura. Il Partito della nazione ha echi che non vanno bene”, ha anche dichiarato Camusso, parlando con i giornalisti. “Diverso è dire che dopo una lunga stagione di crisi della politica c’è bisogno di ricostruire in questo Paese una dimensione di partecipazione politica, una dimensione dei partiti. Se dovessi scegliere io – ha concluso – non mi verrebbe Partito della nazione come idea”.
“Non credo che domenica andrò alla Leopolda. Domenica ho un invito molto gradito di Carlo Petrini e sarò a Terra Madre a Torino”.