Sena Civitas racconta le vicissitudini vissute dagli atleti - e dalla pista - negli ultimi due anni
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SIENA. Questa mia è volta ad informare i senesi della spiacevole situazione in cui gli atleti della nostra città sono costretti a combattere ogni giorno. L’unica struttura con una pista in tartan è il “camposcuola”. Nel 2015 la pista è stata chiusa per il rifacimento del manto in tartan e il Comune di Siena aveva dato indicazione che sarebbe rimasta non agibile da fine giugno a settembre (circa). Per tale data non soltanto i lavori non erano stati completati, ma si sono poi protratti fino alla successiva primavera (inoltrata) tanto che non è stato possibile organizzare il meeteng della Liberazione per il 25 aprile 2016. Ad un anno di distanza dall’inizio dei lavori hanno finalmente riconsegnato il campo agli atleti, fra cui voglio ricordare, oltre ad atleti di altre nazioni che vengono ad allenarsi a Siena per mondiali ed olimpiadi, abbiamo il campione europeo under 23 dei 3000 siepi, nonchè campione italiano assoluto di cross 2018.
All’inizio, gli ingenui genitori che portano i figli al campo scuola, hanno pensato che forse il ritardo non poteva essere evitato, ma lo scorso anno anche a Grosseto hanno effettuato un rifacimento della loro pista in tartan, ma il tempo che è stato necessario alla ditta per l’effettuazione dei lavori si è aggirato intorno ai 10 giorni (ma forse a Grosseto non è in Italia…). Ma le disavventure dei nostri atleti non sono finite qui: la prospettiva poteva essere che con una pista nuova per un po’ di tempo non ci sarebbero stati più problemi (anche perchè l’importo dei lavori dovrebbe essere stato dell’ordine dei 200 mila euro), ma così non è stato: alcuni punti della pista, a nemmeno due anni di distanza, hanno buche, in alcuni punti presentano il tartan sgretolato, le fosse di scolo che impediscono la formazione di pozze d’acqua quando piove sono state otturate dalla ditta esecutrice, la pedana di salto in lungo presenta tutto il tartan sgretolato nel punto della battuta…
Nell’ultimo mese c’è stata una frana dalla scarpata sovrastante il campo scuola e la terra è caduta nella zona antistante la pista, accanto alle gradinate. Fin qui niente di strano, può succedere e la colpa è stata solo della pioggia che è caduta copiosamente, ma la terrà caduta viene tolta solo dopo 3 settimane (di transenne), rimettendo poi le transenne in tutta la zona interessata, adiacente al posteggio per l’ambulanza di servizio che deve essere presente durante le manifestazioni sportive. Io, come senese, penso proprio che una bella figura noi non ce la facciano, visto che il meeting della Liberazione ospita dai 1000 ai 1500 atleti (e famiglie…). Se penso che Siena, con le sue strutture di atletica leggera, ha visto gareggiare atleti di calibro internazionale come Pietro Mennea, uno dei più grandi velocisti di sempre, mi piange il cuore a vedere come sta cadendo in degrado o come quante poche risorse vengono ad esse dedicate. Tra poco i nostri ragazzi cominceranno a spostarsi su altre realtà che vedono l’atletica leggera come uno sport paritetico con quelli nei quali vengono investiti fior di milioni, come ad esempio COLLE VAL D’ELSA, dove troviamo impianti sportivi molto al di sopra degli standard a cui siamo abituati noi. Mi sono voluta fermare nell’arco dei 40 Km. da Siena, perchè se ci spostiamo in città come Firenze, noi siamo lontani anni luce e lì veramente possiamo percepire che a Siena l’atletica leggera è veramente… uno sport minore.
Lura Pontremoli – Candidata lista “Sena Civitas – Sportelli Sindaco”