SIENA. Interrogazione del consigliere PD Bruno Valentini sullo stato del campo da rugby dell’Acquacalda.
TENUTO CONTO CHE: – E’ iniziato il primo campionato di Serie B per il Banca CRAS CUS Siena Rugby, che costituisce un traguardo storico raggiunto da un movimento sportivo in crescita, sia a livello agonistico che giovanile – Lo scorso aprile il Consiglio Comunale approvo’ all’unanimità l’acquisizione al patrimonio comunale del campo da rugby dell’Acquacalda attraverso la risoluzione anticipata per mutuo consenso della convenzione con cui l’Amministrazione aveva concesso all’Università di Siena l’appezzamento di terreno dove sorge l’impianto, in diritto di superficie per 99 anni – Fu giudicato infatti opportuno, viste anche le normative tecniche stabilite dalla Federazione Italiana Rugby, che la società potesse avere a disposizione un impianto sportivo con caratteristiche idonee. Poichè l’Università manifestava difficoltà a garantire lo sviluppo necessario per l’impianto, Comune e Università hanno ritenuto che l’opzione migliore era la risoluzione anticipata della convenzione. – Fu anche stabilito di consentire al Cus la prosecuzione della gestione dell’impianto fino all’avvio delle opere di adeguamento e comunque fino al termine della stagione sportiva in corso – L’impianto sportivo può quindi rientrare a titolo gratuito nella piena proprietà dell’amministrazione comunale, dopo la verifica da parte degli uffici comunali di tutte le condizioni di fatto e di diritto necessarie per l’acquisizione al patrimonio comunale dell’impianto sportivo – Da notizie di stampa sembra che questa verifica si stia perfezionando e che quindi si possa mettere in tempi brevi in atto il passaggio formale dall’Università al Comune, il quale ha già deliberato in primavera una variazione di bilancio per stanziare 150mila euro proprio allo scopo dei lavori di adeguamento di cui sopra.
SI INTERROGA IL SINDACO
– per sapere quale è lo stato effettivo del procedimento prima descritto – quali sono i tempi stimati per dare finalmente al rugby un impianto adeguato – se si intende garantire (così come ipotizzato in primavera) alla fruizione pubblica l’area verde adiacente al campo da rugby, così da allargare gli spazi a disposizione dei cittadini della zona per attività sportive e ricreative all’aria aperta