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I tempi cambiano, gli usi, i modi di vita, le aspettative e la consapevolezza della gente, ma quasi per incanto niente si muove nella politica delle forze di governo della città pronte a riproporre l’oramai vetusto, ma sperimentato, piano per affrontare le competizioni elettorali.
Alla base di tutto troviamo il sistema di nomine dei consigli di amministrazione negli enti: è un sistema che fa invidia anche ai più quotati giocatori di scacchi perché deve rispondere e soddisfare tutte le forze appartenenti alla maggioranza, guai se non si rispetta, costi quello che costi, perché altrimenti si creerebbero crepe forse insanabili nel monolitico governo della città.
Una volta soddisfatta questa condizione le alleanze non sono da ricercare, sono già consolidate e tutte le scaramucce servono solo a dar colore e illudere che nel centro sinistra senese stia per accadere qualcosa di nuovo.
A questo punto è più che sufficiente che il Partito Democratico istituisca un tavolo di ascolto, che potrebbe essere meglio chiamato delle lamentele, visto che in oltre 60 anni di governo e di tavoli non è stato in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini; eppure di tempo ne ha avuto, ma lo ha impegnato nella chirurgica operazione della distribuzione degli incarichi anziché spendere le proprie forze e capacità per risolvere i problemi della città che, è voce di popolo, hanno assunto livelli mai visti.
La “lista” delle cose che non vanno sarebbe troppo lunga, è inutile ripeterla, abbiamo tempo per dettagliarla analiticamente e tutti ormai la conoscono, desideriamo solo sottolineare ai senesi –come se ce ne fosse bisogno- che la coalizione di governo ha portato la città a livelli sempre più bassi in tutti i settori e che una sua riproposizione vedrebbe inevitabilmente continuare questo processo di decadimento.
PDL – Coordinamento Comunale di Siena