Società aperta punta sul merito e le competenze
SIENA. È possibile rendere più efficiente e moderna la pubblica amministrazione, ma solo passando attraverso un profondo cambiamento, sia tecnico, che politico. Questo il tema di una mattinata di lavori a Firenze, organizzata da Società Aperta, il network regionale nato per raccogliere le associazioni di ispirazione socialista e riformista presenti sul territorio. Presenti il consigliere regionale Pieraldo Ciucchi, promotore del movimento con Vincenzo Caciulli, assieme all’assessore toscano Bugli, Mauro Grassi edil direttore dell’Ansa toscana Stefano Fabbri, che ha moderato i lavori. Per l’occasione hanno raggiunto il capoluogo anche numerosi rappresentanti senesi del gruppo dei Riformisti, Siena Futura e associazione Noi, che hanno aderito con convinzione al progetto Società Aperta a livello provinciale.Come detto il cambiamento dovrà essere sia tecnico che politico, ovvero una vera e propria rivoluzione della tecnologia e delle reti che fanno dialogare non solo gli enti, ma anche tutte le istituzioni legate alla Regione Toscana, prima fra tutte la sanità.
Fondamentale anche il cambiamento politico. Devono essere ribaltati i metodi ed i mezzi con i quali si vuole dare impulso alla ripresa economia, cessando subito i contributi a pioggia, spesso senza obblighi di rendicontazione ed utili solo a ‘pulire la coscienza’ degli amministratori, ma incapaci di creare reale sviluppo e ripresa, calpestando il concetto di merito che rimane così un mero esercizio retorico. Dovranno essere premiate le idee ed i progetti che nel tempo si riveleranno solidi, smettendo di avere un approccio ‘demagogico’ alla ripresa, fatto in gran parte di slogan e false illusioni. Ad esempio è inutile consentire ad un’impresa di nascere con un euro se poi trova le banche chiuse per ogni finanziamento ed un sistema burocratico, anche locale, che ostacola ogni via di crescita, insieme all’attività quotidiana. Sabato a Firenze è stata la prima uscita pubblica del nuovo soggetto politico toscano Società Aperta, che sicuramente proseguirà anche nelle prossime settimane a Siena e non solo.
Fondamentale anche il cambiamento politico. Devono essere ribaltati i metodi ed i mezzi con i quali si vuole dare impulso alla ripresa economia, cessando subito i contributi a pioggia, spesso senza obblighi di rendicontazione ed utili solo a ‘pulire la coscienza’ degli amministratori, ma incapaci di creare reale sviluppo e ripresa, calpestando il concetto di merito che rimane così un mero esercizio retorico. Dovranno essere premiate le idee ed i progetti che nel tempo si riveleranno solidi, smettendo di avere un approccio ‘demagogico’ alla ripresa, fatto in gran parte di slogan e false illusioni. Ad esempio è inutile consentire ad un’impresa di nascere con un euro se poi trova le banche chiuse per ogni finanziamento ed un sistema burocratico, anche locale, che ostacola ogni via di crescita, insieme all’attività quotidiana. Sabato a Firenze è stata la prima uscita pubblica del nuovo soggetto politico toscano Società Aperta, che sicuramente proseguirà anche nelle prossime settimane a Siena e non solo.