Per il presidente di Legacoop ripercussioni anche sulla qualità dei servizi
“La riforma di tutta la Pubblica amministrazione – aggiunge – è un’azione importante da realizzare in tempi rapidi, nella maniera il più possibile condivisa e corretta, e soprattutto negli interessi dei cittadini e delle imprese. La norma che interessa l’accorpamento delle Province, invece, è ingiusta e non tiene conto delle diverse realtà presenti nel panorama nazionale. Nel variegato quadro delle province italiane non si può agire con le stesse regole dalla Val d’Aosta alla Sicilia, basandosi soltanto sui parametri del numero di abitanti e dell’estensione territoriale, non tenendo conto, a esempio, del Pil o dei livelli di indebitamento o economici e sociali di ciascun territorio. I parametri numerici non permettono di differenziare le realtà in cui c’è stata una buona amministrazione da quelle dove, invece, questo non è avvenuto. Ricordo come la Provincia di Siena, negli ultimi decenni, si sia sempre distinta tra i primi posti delle classifiche a livello nazione per la qualità della vita che garantisce ai propri cittadini e alle imprese, e la scelta di accorparla ad altri enti territoriali porterà inevitabilmente alla perdita di questo primato con l’allontanamento del sostegno e dei servizi dai cittadini”.
“Ecco perché – continua Cambi – accolgo positivamente l’appello alla mobilitazione lanciato dal presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini. E’ necessario che istituzioni, forze politiche, associazioni di categoria e forze sociali si muovano insieme e in sinergia per scongiurare le conseguenze drammatiche sullo sviluppo del territorio e sulla qualità di servizi fondamentali per i cittadini. All’interno del comitato e tra le nostre cooperative c’è grande preoccupazione per la situazione che si prospetta per i prossimi mesi e siamo pronti a mobilitarci e a esprimere il nostro dissenso per bloccare una riforma che ci priverà di una guida fondamentale sul territorio e che finora è stata capace di coordinare in maniera eccellente le politiche di sviluppo locale e i servizi ai cittadini”.
“Le relazioni tra l’amministrazione provinciale e Legacoop – conclude il presidente – sono stare sempre positive e produttive e hanno contribuito, nel tempo, a sviluppare una sempre maggiore qualità dei servizi e coesione sociale. Grandi risultati che rischiano di venir meno con una Provincia dalle funzioni ridimensionate e con la delega sulla promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale alle città metropolitane con l’unico risultato di offrire ai cittadini dei territori più piccoli, comuni di serie B che risentiranno di un drastico calo dei servizi alla persona. Riteniamo inoltre che, nel contesto nazionale, la Regione Toscana debba farsi portavoce e debba sostenere con maggiore determinazione le istanze espresse dalla Provincia di Siena, il cui territorio ha contribuito e contribuisce in maniera forte all’economia e alla coesione sociale dell’intera regione”.