Il costruttore romano "lascia" in perdita
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SIENA. Francesco Gaetano Caltagirone sarebbe in procinto di dare le dimissioni dal cda del Monte dei Paschi, di cui è vicepresidente. Il costruttore romano si era autosospeso dal board dopo la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione nel processo per la tentata scalata dell’Unipol alla Bnl. Il maggiore azionista (dopo la Fondazione) della banca avrebbe dovuto essere reintegrato nell’assemblea del 1° febbraio.
Secondo i ben informati Caltagirone lascerebbe a causa dell’incompatibilità con la sua carica di vicepresidente di Generali e quella di vice di una banca. Come recita la nuova legge sulle incompatibilità delle cariche non è più possibile far parte in contemporanea del cda di banche e assicurazioni, ma non va dimenticato che il costruttore sta continuando la sua dismissione di azioni della banca di Siena, di cui ad oggi possiede il 2,7%. La situazione dev’essere davvero “fastidiosa” per Caltagirone, se ha deciso di andarsene lasciando sul tappeto una perdita sostenuta (da 1 euro ad azione il Monte è passato a 0,30, ma è stato anche più basso). Tra le motivazioni vi sarebbe anche quella di una mancanza di chiarezza sugli sviluppi che coinvolgono le azioni del Monte, in primis il pacchetto della Fondazione che – con 950 milioni di debiti – dovrà probabilmente essere ceduto per sistemare la faccenda con le banche creditrici (il famoso prestito per l’aumento di capitale, rinviato a marzo).