Eliminati gli ostacoli si corre verso la presentazione della squadra per le prossime amministrative
di Raffaella Zelia Ruscitto
SIENA. Finalmente ce l’abbiamo fatta! Nel centrosinistra le cose si riassestano riportando gli equilibri al passato remoto. Ma che novità… ma che cambiamento! Vuoi mettere il conforto che deriva dal “cambiare tutto per non cambiare nulla?”.
Nei giorni scorsi, è vero, avevamo continuato a sperare: piccole fiammelle di vitalità nel centro sinistra – dall’IdV ai dissidenti del Sel – ci avevano fatto credere in un possibile raggruppamento di irriducibili che, in barba alle promesse di carriera, di posti “altolocati” di pregevoli riconoscimenti, avrebbero portato avanti una battaglia di moralità e di rinnovamento…
Forse non avevamo fatto i conti con la tenacia del potere.
E così, anche quando il quasi sindaco Franco Ceccuzzi si era lanciato in una comica “istigazione alle primarie”, parlando di voglia di cambiamento e di partecipazione, avevamo avvertito una insistente “puzza di bruciato” ma avevamo continuato a sperare (sic!) in qualcosa di buono che stava forzando la mano agli arrugginiti cardini del vecchio catenaccio che avvolge Siena.
Oggi, la svolta. O meglio, il mattino è arrivato e quelle fiammelle di vita che ci avevano fatto sognare sono apparse come fuochi fatui.
Il segretario provinciale dell’IdV, Marco Reggiaschi si è dimesso. In un momento delicatissimo per il partito, lui lascia per “sopravvenuti motivi personali”. A poche ore dal comunicato in cui si leggeva di voler fare un ultimo tentativo per riaprire il tavolo di discussione con il Pd, il responsabile provinciale dei dipietristi lancia la spugna e abbandona il ring.
Da voci di corridoio pare che sull’IdV senese abbiamo pesato gli accordi presi a livello regionale – e anche nazionale – con i vertici locali dei democratici. La prima testa è saltata, l’accordo ben presto arriverà (e la faccia sarà definitivamente persa!) con o senza il commissariamento del partito.
E non ci saranno neppure le primarie. Tra qualche giorno (forse giovedì) verrà presentata ufficialmente la squadra del centrosinistra, Ceccuzzi candidato sindaco in testa.
Almeno ci è stata risparmiata la manfrina delle primarie e delle acclamazioni!
Adesso si passa a fare il gioco dei “nomi della giunta”. Un gioco che diverte ma che, al momento, non ha tirato fuori nulla di considerevole dal punto di vista giornalistico. La cosa certa è che il pd punta ad un gruppo under45, giovane, dinamico e bastevolmente addestrato al sostegno del potere senza rifletterci troppo, senza velleità di indipendenza e senza atitudine alle domande. Un bel gruppo di volti giovani che piace tanto mostrare ma che poi, alle prime uscite pubbliche evidenzia una scarsa iniziativa e, a volte, anche poca memoria.
Un’ultima considerazione, invece, si può fare: mai una campagna elettorale del centrosinistra era partita con tanta palese difficoltà e con tanti accordi di vertice presi in barba ai desideri della base. Roba che neppure nell’antico Pc dove le segreterie, fucine di decisioni e di linee politiche, restavano comunque aperte agli umori della piazza!
Se la sinistra piange ovunque in Italia ci sarà pure un perchè…
I colpi di scena, questa settimana non sono mancati neppure nel centro destra.
In una nota del coordinatore regionale del PdL Parisi e del segretario toscano della Lega Nord Morganti si parla di possibili convergenze su un candidato sindaco per poter andare uniti alle elezioni del 2011. I due gruppi si sono dati 10 giorni di tempo per fare un nome.
E pensare che un nome c’è già e che la segreteria provinciale del Carroccio aveva confermato di non volerci rinunciare.
Se tanto mi dà tanto o il PdL cede e converge… oppure ciccia!
E che ne è stato del candidato Nannini? Era una notizia infondata o le segreterie locali di PdL e Lega avevano semplicemente fatto i conti senza l’oste?
Mancano pochi giorni, comunque, e presto i nodi saranno sciolti.
Dalle liste civiche e dal Nuovo Polo, intanto, tutto tace.
Dalle voci sembra comunque confermata la candidatura di Gabriele Corradi e l’alleanza tra i due raggruppamenti.
Insomma, pare si vada verso la corsa a tre.
E Siena? Sostanzialmente questa variabile per le prossime amministrative resta invariata.
I senesi sono alla finestra, aspettano. Incastrati in una sorta di fazione senza frontiere (astutamente messa in piedi con questo bipolarismo da stadio) sono in parte disgustati, in parte disillusi, in parte rassegnatamente soggiogati ad un sistema che non sanno come digerire. In tanti aspettano la novità, il cambiamento convincente. Ma, forse, l’unico, credibile cambiamento, sarebbe quello di alzarsi, uscire di casa e mettersi in gioco. Dopo aver chiuso la finestra.