SIENA. “Agricoltura e agroalimentare per creare sviluppo, occupazione e buon vivere nella Provincia di Siena – indica Riccardo Burresi della direzione provinciale del PD di Siena – La Giunta Regionale della Toscana si appresta a riappropriarsi delle funzioni provinciali in materia di agricoltura anche quelle delegate alle Unioni dei Comuni, e si occuperà di forestazione, caccia e pesca. Nella nostra Provincia ci sono eccellenze agroalimentari apprezzate in tutto il mondo, dal Brunello di Montalcino, al Chianti Classico, dalla Cinta Senese al Pecorino di Pienza, alla Chianina. La grande bellezza del nostro territorio è valorizzata e custodita da agricoltori capaci di fare prodotti straordinari in armonia con l’ambiente. Adesso – prosegue Burresi – è il momento di candidare Siena a capitale della Toscana agroalimentare. E’ questa una responsabilità che i nuovi consiglieri regionali dovranno portare in Regione Toscana con una prospettiva di sviluppo condiviso e partecipato. E adesso, con il passaggio di funzioni da Provincia a Regione in materia di agricoltura, è il momento di accelerare perché non si può più aspettare. E dato che per me la politica è una cosa concreta, serve un impegno della Regione Toscana per una forte battaglia contro le tasse ingiuste che pesano come macigni sull’agricoltura, come la vicenda dell’IMU sui terreni agricoli, così come serve semplificare e cancellare una burocrazia che frena e blocca le opportunità di sviluppo per gli agricoltori. Serve poi una concreta azione per modificare le norme nazionali che regolano la gestione di cinghiali, lupi, cervi, caprioli perché la fauna selvatica è oggi fuori controllo. Serve cambiare rotta – continua Burresi – perché gli ungulati tornino sotto controllo, rappresentino un’opportunità e non una minaccia per le persone, gli allevamenti e i raccolti delle aziende agricole. Inoltre, serve un sistema di promozione unico, che senza sprechi, mille agenzie e perversi “grovigli armoniosi” come per l’Enoteca Italiana di Siena, permetta di far conoscere nel mondo le nostre Terre di Siena e la Toscana, le nostre eccellenze enogastronomiche, la nostra rete commerciale fatta di botteghe e ristorazione di qualità, le nostre aziende agricole e i loro agriturismi. Se la nostra provincia di Siena, che vive da anni un drammatico tempo di crisi, riesce a essere il punto di riferimento agroalimentare della Regione Toscana si aprirà una strada nuova – conclude Burresi – fatta di opportunità di attrarre nuovi investimenti e creare nuovi posti di lavoro. Se invece ancora qualcuno pensa che tutti i nostri problemi saranno risolti solo dal Monte dei Paschi, ci condannerà a perdere l’ennesima opportunità di costruire un futuro di benessere per tutta la nostra comunità”.