Domani presenterà ufficialmente la sua candidatura alla segreteria provinciale
SIENA. “Per tutti gli appuntamenti elettorali, a partire dalle prossime elezioni comunali, il Pd di Siena che vogliamo ricostruire deve tenere primarie vere, aperte a tutti, plurali e democratiche. Se sarò eletto segretario, tutte le scelte dei candidati passeranno attraverso consultazioni popolari”. E’ quanto
dichiara il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi, che domani, mercoledì 16 ottobre, alle ore 17.30 presenterà candidatura e squadra alla saletta dei mutilati (La Lizza) a Siena. “Dobbiamo dire basta con le finte consultazioni clandestine – spiega Burresi –
con le primariette dei candidati imposti e già decisi, con gli esploratori che diventano commissari e con i diktat che dalle segrete stanze di Siena vengono calati su tutta la provincia. I candidati a sindaco li decidono i cittadini del Comune dove si vota. I candidati a consigliere comunale devono emergere dal territorio e da chi dimostra di avere i consensi”. “In questi primi giorni di campagna per la segreteria provinciale – spiega Burresi – sto ricevendo moltissimi messaggi di militanti che pensano di potersi finalmente impegnare, per un partito aperto e democratico per davvero. La
macchina organizzativa, però, procede a rilento. C’è chi vuole impedire che si svolga una vera competizione ad armi pari”.
dichiara il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi, che domani, mercoledì 16 ottobre, alle ore 17.30 presenterà candidatura e squadra alla saletta dei mutilati (La Lizza) a Siena. “Dobbiamo dire basta con le finte consultazioni clandestine – spiega Burresi –
con le primariette dei candidati imposti e già decisi, con gli esploratori che diventano commissari e con i diktat che dalle segrete stanze di Siena vengono calati su tutta la provincia. I candidati a sindaco li decidono i cittadini del Comune dove si vota. I candidati a consigliere comunale devono emergere dal territorio e da chi dimostra di avere i consensi”. “In questi primi giorni di campagna per la segreteria provinciale – spiega Burresi – sto ricevendo moltissimi messaggi di militanti che pensano di potersi finalmente impegnare, per un partito aperto e democratico per davvero. La
macchina organizzativa, però, procede a rilento. C’è chi vuole impedire che si svolga una vera competizione ad armi pari”.