Entra nel vivo il percorso congressuale
SIENA. Alle ore 20 di ieri (11 ottobre), termine ultimo stabilito per la presentazione delle candidature a segretario provinciale del Partito democratico senese, sono state depositate presso la commissione provinciale del congresso del Pd le candidature di Riccardo Burresi e di Niccolò Guicciardini”. E’ quanto dichiara Laura Mannucci, presidente della Commissione provinciale per il Congresso del Pd senese.
“Dopo aver acquisito e verificato la validità delle firme a supporto delle due candidature presentate – afferma Mannucci – entra nel vivo il percorso congressuale che ci porterà alla scelta del segretario provinciale del Pd senese. Nei prossimi giorni saranno discusse le linee politiche programmatiche che i candidati propongono per il futuro, attraverso i congressi di circolo e quelli delle Unioni comunali”.
Nell’annunciare di aver consegnato le firme per la segreteria provinciale del Pd, Burresi ha detto: “Dopo che si stava profilando la possibile candidatura unica ho ricevuto moltissimi messaggi di preoccupazione e di indignazione. Il Pd di Siena deve voltare pagina, non può andare avanti con i vecchi metodi delle spartizioni nelle segrete stanze. Da adesso cambia tutto. La segreteria provinciale del Pd diventa contendibile perché adesso c’è una vera alternativa a chi una mattina si è svegliato e ha deciso di rottamare se stesso. La mia idea di Pd è molto diversa: voglio costruire un partito delle idee e non il partito delle spartizioni, un partito aperto dove ognuno trovi cittadinanza e non un partito contro qualcuno, un partito competente fondato sull’interesse generale perché le scelte del PD sono scelte che incidono sulla vita di migliaia di persone. Il congresso è solo l’inizio di un cammino da fare assieme a tutti coloro che sono delusi e non credono che il PD di Siena possa cambiare con una candidatura unica. Dopo tutto quello che è successo nelle terre di Siena – dichiara ancora il candidato a segretario provinciale – con il terzo gruppo bancario sull’orlo del fallimento, il diritto al lavoro negato a migliaia di giovani, il diritto alla casa messo in discussione da continui sfratti, adesso è il momento di cambiare. C’è bisogno di un partito diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi. C’è bisogno di una politica nuova, onesta, giusta che pensi prima di tutto ai più deboli, a chi resta indietro. Un partito fatto nell’interesse di tutti e non una sorta di autobus sul quale montare per fare la fortuna dei suoi dirigenti. Il mio sarà un contributo leale, coraggioso e appassionato di idee e progetti che saranno seminati al congresso per poi maturare ed essere raccolte. Adesso serve trovare il coraggio di fare scelte diverse così dopo avere vinto il confronto congressuale potremo cambiare insieme il Pd”.
Nell’annunciare di aver consegnato le firme per la segreteria provinciale del Pd, Burresi ha detto: “Dopo che si stava profilando la possibile candidatura unica ho ricevuto moltissimi messaggi di preoccupazione e di indignazione. Il Pd di Siena deve voltare pagina, non può andare avanti con i vecchi metodi delle spartizioni nelle segrete stanze. Da adesso cambia tutto. La segreteria provinciale del Pd diventa contendibile perché adesso c’è una vera alternativa a chi una mattina si è svegliato e ha deciso di rottamare se stesso. La mia idea di Pd è molto diversa: voglio costruire un partito delle idee e non il partito delle spartizioni, un partito aperto dove ognuno trovi cittadinanza e non un partito contro qualcuno, un partito competente fondato sull’interesse generale perché le scelte del PD sono scelte che incidono sulla vita di migliaia di persone. Il congresso è solo l’inizio di un cammino da fare assieme a tutti coloro che sono delusi e non credono che il PD di Siena possa cambiare con una candidatura unica. Dopo tutto quello che è successo nelle terre di Siena – dichiara ancora il candidato a segretario provinciale – con il terzo gruppo bancario sull’orlo del fallimento, il diritto al lavoro negato a migliaia di giovani, il diritto alla casa messo in discussione da continui sfratti, adesso è il momento di cambiare. C’è bisogno di un partito diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi. C’è bisogno di una politica nuova, onesta, giusta che pensi prima di tutto ai più deboli, a chi resta indietro. Un partito fatto nell’interesse di tutti e non una sorta di autobus sul quale montare per fare la fortuna dei suoi dirigenti. Il mio sarà un contributo leale, coraggioso e appassionato di idee e progetti che saranno seminati al congresso per poi maturare ed essere raccolte. Adesso serve trovare il coraggio di fare scelte diverse così dopo avere vinto il confronto congressuale potremo cambiare insieme il Pd”.