"La disastrosa semestrale evidenzia tante criticità, solo da noi sottolineate con una certa precisione, tra il solito coro di benpensanti"
SIENA. Purtroppo anche quest’anno, come spesso già accaduto, intorno a Ferragosto, arrivano notizie su MPS tutt’altro che positive. Dopo la censurabile rinuncia, da parte del nuovo CDA della Banca, all’interruzione della prescrizione per l’ex Presidente Profumo – scaduta il 5 agosto scorso -, si profilano altre nubi nere. Innanzitutto, la disastrosa semestrale evidenzia tante criticità, solo da noi sottolineate con una certa precisione, tra il solito coro di benpensanti. Dopo questa doccia fredda, ecco, un po’ a sorpresa, la decisione della Fondazione MPS di presentare alla banca Mps una richiesta stragiudiziale di 3,8 miliardi, che ci solleva qualche dubbio per la sua forma e tempistica. Sono anni che il Buongoverno, insieme solo all’Associazione Pietraserena, invita la Fondazione MPS ed altri Enti e Istituzioni pubbliche, a partire da Regione Toscana e Comune di Siena, ad assumere un atteggiamento più deciso e più rigoroso per l’accertamento di verità e responsabilità sul disastro MPS, anche per cercare di ottenere equi risarcimenti morali e materiali da parte della Banca stessa e di tali soggetti. Queste nostre richieste sono sempre sorprendentemente rimaste inascoltate. Ricordiamo anche che tutte le domande di supporto al Buongoverno e ai professionisti, fortemente impegnati nei processi in corso a Milano, che presto andranno a sentenza, non hanno avuto alcun riscontro. Facile ora attribuirsi un ruolo chiarificatore da parte di chi non ha mai mosso un dito.
Ci lascia perplessi vedere solo ora questa azione estemporanea della Fondazione MPS, oltretutto, a differenza di quanto portato avanti dal Buongoverno in questi anni, rivolta verso la Banca MPS (oggi in ulteriore estrema difficoltà), invece che ai soggetti, esterni al territorio, che secondo noi, ma soprattutto secondo alcune perizie e alcuni Giudici, potrebbero avere pesanti responsabilità.