SIENA. (a. m.) Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa a Siena sulla crisi delle banche, ha affermato: “Ascolteremo i risparmiatori e gli investitori delle banche, cosi’ come oggi a Siena, traducendo i loro suggerimenti e proposte in emendamenti al testo normativo presentato dal governo nei giorni scorsi”.
“Serve, inoltre – ha aggiunto -, una commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, e mi candido ufficialmente a presiederla, perché è difficile capire quanto sta accadendo oggi se non se ne comprendono le ragioni profonde da ricercare negli anni passati. Questa commissione, che richiediamo da tempo, non è mai partita per volere del Pd; cosa ha da nascondere il partito di Renzi?”.
“Chi ha preso soldi da Mps, grandi investitori o grandi percettori di risparmio altrui chi sono? Si diano i nomi, i primi cento, i primi duecento, i primi mille. Abbiamo diritto di averli questi nomi – ha sottolineato Brunetta – i cittadini di Siena hanno il diritto di sapere chi ha preso i soldi e non li ha restituiti o non li sta restituendo, anche se sono i nomi del gotha dell’industria e dell’impresa italiana. Adesso che la banca è pubblica ne abbiano tutto il diritto”. Per Brunetta “Monte dei Paschi di Siena ha fatto degli errori che l’hanno portato all’autodistruzione. Ha dato credito a chi non ne aveva merito. Si è acquistata Antoveneta pagandola tre volte il suo valore. E per finanziare questo acquisto ha truffato i propri clienti, i propri risparmiatori, i propri investitori”. Brunetta ha chiesto ancora una volta che “si faccia una commissione di inchiesta sul mondo bancario a partire dal Mps, dall’imbroglio di Antonveneta” e sui motivi per i quali “la Banca d’Italia e la Consob non hanno vigilato”.
L’esponente di Forza Italia ha poi preso di mira l’amministratore delegato di Mps, Marco Morelli,che “ovviamente deve andare a casa. E’ diventato amministratore delegato con una telefonata di Padoan, liquidando il precedente ad Viola. Morelli doveva garantire l’operazione di mercato rivelatasi una bufala, un imbroglio o un’illusione. Che fine hanno fatto JP Morgan o il fondo del Quatar? Scappati tutti a gambe levate”.
Un po’ come un fiume in piena il battagliero forzista non si ferma: “Finora Padoan ha fatto tutto molto male, e anche quest’ultimo decreto di Natale è scritto con i piedi. E’ sbagliato, omissivo, iniquo, opaco, da riscrivere. Ci sono disparità di trattamento con gli altri risparmiatori, investitori, obbligazionisti e questo non e’ assolutamente accettabile. Noi – ha spiegato Brunetta – abbiamo votato a favore del decreto sui venti miliardi perché vogliamo cambiare verso. L’ho detto in aula con molta chiarezza. Nei mille giorni di Renzi abbiamo fatto molte proposte sulle banche. Ci sono state tutte respinte. Il governo non ha ascoltato nessuno e si sono visti i risultati. E’ stata approvata una formula in cui i provvedimenti attuativi riguardo al decreto saranno presi con tutto il parlamento. Per questo abbiamo votato a favore. Ed ora passiamo all’incasso, nel senso che vogliamo che si approvino i nostri emendamenti che costruirò assieme agli amici di Siena, Arezzo, Ferrara e di tutto il mondo delle banche italiane. Io faccio raccoglitore delle richieste di trasparenza e di equità che vengono dai risparmiatori italiani, che porterò in Parlamento”.