"La gente pensa che sia un gesto di disappunto per le recenti nomine per il cda della Banca"
SIENA. “La scelta dei consiglieri Giovanni Bazzini, Anna Gioia, Luca Guideri, Lucio Pace, Alessandro Piccini e Gianluca Ranieri di votare contro la mozione presentata dal Pd e dalla maggioranza è ancora oggi priva di motivazioni convincenti. Cresce così nell’opinione pubblica cittadina la convinzione che alla base di un gesto così grave vi sia un incontenibile disappunto per le recenti nomine della Fondazione per il cda della Banca Mps”. Con queste parole Lorenzo Brenci interviene all’indomani del consiglio comunale che ha visto una parte dei consiglieri di maggioranza votare contro una mozione, elaborata in mesi di riunioni e presentare un nuovo documento poi bocciato dal consiglio.
“Non voglio credere che i miei colleghi di consiglio e di partito – continua Brenci – abbiano agito in preda a pulsioni personali che li allontanerebbero dall’interesse generale e dal programma di mandato con il quale siamo stati eletti. Tutti noi abbiamo un dovere di lealtà nei confronti di Siena e tanto più adesso che la situazione è davvero difficile e tutte le nostre energie vanno spese per uscire dalla crisi, rilanciando sia la Banca che la Fondazione Mps. Il mio auspicio è che ci si renda conto che la strada del rinnovamento è irreversibile e che la stagione della difesa delle rendite di posizione è finita. La città ha già espresso il suo giudizio, condividendo in pieno quella discontinuità che era attesa anche dai mercati finanziari. Una posizione che trova un grande consenso anche dentro il Partito democratico”.