Ieri perdite contenute per Mps nel comparto dei bancari.
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di Red
SIENA. La barchetta MPS nella tempesta dei mercati finanziari che se la prendono soprattutto contro i titoli bancari resiste meglio degli altri e chiude una pesante seduta con un -1,15% che è la miglior performance del 27 luglio di tutti i titoli bancari. Non ci si aspettano novità positive per la seduta di giovedì. La colpa è sempre la solita: le indecisioni americane per la gestione del proprio debito pubblico e la querelle infinita del salvataggio della Grecia. Oggi a complicare la situazione ci sarà l’asta dei Btp poliennali a tre e dieci anni con attenzione allo spread con il Bund tedesco che è ritornato a livelli di guardia. Le dichiarazioni del ministro tedesco Schaueble, riportate sulla stampa mondiale, che si è detto contrario all’eventualità di lasciare libertà di manovra al Fondo salva Stati circa l’acquisto di bond governativi sul mercato secondario, contribuisce ad alimentare indecisione. Inoltre, vari report provenienti dall’Europa potranno condizionare le contrattazioni. Così le quotazioni dell’oro e dei beni rifugio hanno registrato ulteriori aumenti. Le borse americane hanno registrato una ulteriore flessione, spinte dai dati negativi di macroeconomia e da una comunicazione della Fed chiamata Beige Book, che denuncia il rallentamento della crescita. Nella notte negative Sidney e Tokio, con l’indice Nikkei sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti: sembra che l’economia cinese stia rallentando, e il primo aumento dei consumi interni giapponesi da molto tempo non ha riscosso grande successo.
Nel mondo ci sono gruppi di potere che hanno evidentemente l’intenzione di spingere le varie situazioni di crisi a punti più esasperati, incuranti delle conseguenze sulla gente comune che di borsa niente sa e pensava di aver creato, con i titoli azionari di forti aziende in mano, una sorta di “previdenza integrativa” per la vecchiaia. Intanto per oggi si attendono riscontri negativi a causa delle informazioni che riguardano il Ministro dell’Economia Tremonti, che risulterebbe coinvolto nelle indagini che hanno coinvolto il suo ex braccio destro Milanese, di cui la Procura ha chiesto al Parlamento l’arresto: si teme che una eventuale caduta del ministro possa allentare la presa sulla gestione del debito da parte del governo Berlusconi, per ovvi fini propagandistici ed elettorali. Né la situazione è buona sul fronte dell’opposizione, con il PD invischiato in una tangentopoli di sinistra che avrà sicuramente esiti negativi per l’immagine dell’Italia.
Ci si attende un inizio di seduta odierna piuttosto fiacco, con gli operatori indecisi, con tendenza al ribasso: la scadenza USA sul debito è il 2 agosto, non molto lontano ormai, sembra che Obama abbia un piano B, che nessuno conosce… peccato, perché molte importanti aziende americane Amazon, Boeing, ConocoPhilips stanno diffondendo dati positivi sulla produzione.
Un’altra giornata difficile è cominciata sui mercati europei.