ROMA. Che non sia un buon momento per i mercati azionari è sotto gli occhi di tutti: da un giorno all’altro tutte le paure, dovute alle incognite che negli ultimi mesi hanno accompagnato gli investitori, si sono materializzate, scatenando una vera e propria ondata di panico. E il clima è stato particolarmente infuocato a Wall Street -in controtendenza rispetto ad un recente passato in cui gli indici USA hanno avuto maggiore forza relativa rispetto agli omologhi internazionali-, dove nemmeno le buone trimestrali, rilasciate durante la earnigns season, hanno rasserenato gli animi degli operatori. A questo punto il più grande interrogativo che si pongono i risparmiatori riguarda l’eventualità che questa correzione, anche se abbastanza intensa, sia un’occasione per strutturare un proficuo buy the deep, come negli scorsi mesi oppure sia l’incipit di un bear market.
Indipendentemente da ciò che accadrà nei prossimi mesi, è opportuno sottolineare come sia più importante mantenere in essere una strategia coerente con il proprio profilo di rischio e orizzonte temporale, piuttosto che stravolgere un piano di investimento per rincorrere gli improvvisi ribaltamenti di fronte dei mercati azionari. Ovviamente, sulla base di tali considerazioni, il portafoglio core può essere integrato con un’operatività tattica che, oltre a fornire una diversificazione multi-strategy, sia funzionale alla creazione di valore, sfruttando le oscillazioni di prezzo che i vari sottostanti sviluppano sui trend minori. In quest’ottica, comprare azioni online attraverso un broker può rappresentare un indiscutibile vantaggio, in quanto tali intermediari rappresentano un canale di accesso al mercato poco costoso.
Come investire in azioni con i broker online
La sottoscrizione di un conto trading presso un broker online richiede una procedura molto rapida da espletare completamente via web. Il capitale iniziale richiesto è molto contenuto, al fine di non costituire una barriera di accesso per la maggior parte dei risparmiatori; nonostante ciò la dotazione tecnologica di tali intermediari è di ottimo livello: le piattaforme di trading rilasciate agli utenti sono provviste di interfaccia grafica, per analizzare l’andamento dei prezzi delle azioni, e di console ordini, per gestire le transazioni con grande maneggevolezza. Ma l’aspetto più interessante di questi tool è che possono essere testati in modalità demo per non mettere a rischio il capitale del sottoscrittore nella fase di elaborazione di una strategia operativa.
I broker online consentono la negoziazione dei titoli azionari attraverso la replica sintetica dei Contatti per Differenza: con questo sistema gli investitori possono sfruttare la leva finanziaria, una funzionalità atta ad aumentare il controvalore di un ordine, e la vendita allo scoperto, un meccanismo per trarre vantaggio dal deprezzamento di un asset finanziario.
La compravendita di CFD, se da un lato rappresenta l’approccio ideale per il trading di breve termine, dall’altro presenta qualche pecca nell’implementazione di allocazioni di medio e lungo termine; per questo motivo alcuni broker offrono sul mercato dell’equity la negoziazione in Direct Market Acces, una soluzione che non prevede il blocco del margine, quindi gli investitori hanno la possibilità di lasciare operazioni aperte per molto tempo senza esser gravati da commissioni di rollover.
Dal Fmi un assist per i mercati azionari?
Un altro plus garantito dai servizi dei broker online riguarda la possibilità di operare sulle piazze internazionali senza costi aggiuntivi per acquisti su mercati non domestici o per la ricezione dei data feed di sottostanti esteri. È un enorme beneficio per chi ha intenzione, ad esempio, di trattare titoli su Wall Street, approfittando dell’enorme volatilità dell’ultimo periodo.
Alcuni analisti, infatti – che fanno coincidere le cause del sell off con l’intenzione della FED di accelerare con la stretta sui tassi -, ritengono che la reazione dei mercati azionari degli ultimi giorni sia stata eccessivamente scomposta, di conseguenza un riassorbimento di almeno una parte del movimento ribassista potrebbe essere alquanto probabile.