"Chiusura di stabilimenti e oltre mille esuberi per Indesit-Whirlpool"
SIENA. Qualcuno considerava l’acquisto di Indesit da parte degli Americani, dell’ottobre scorso, una manna dal cielo. Il PD non vede l’ora che le nostre aziende siano (s)vendute all’Estero perchè a loro dire “non importa da chi provenga l’aiuto, basta che ci sia”. Peccato che per l’ennesima volta tocca constatare che avevamo ragione noi della Lega: quando un gruppo straniero compra un’azienda italiana, è per chiuderla e delocalizzarla (il caso TRW di Livorno dovrebbe essere emblematico). E chi ci rimette sono i lavoratori.
Ma non c’è solo il danno occupazionale: un’azienda chiusa o spostata all’Estero, è un know-how ed una ricchezza imprenditoriale, spesso di lunga tradizione, che vanno perduti!
Mi piacerebbe che premier e ministri, quelli delle frasi ad effetto, tipo “l’economia che riparte, l’Italia in ripresa”, e che ora dipingono questi licenziamenti come “un fulmine a ciel sereno”, si facessero finalmente da parte: si continua infatti ad ignorare volutamente il problema vero, cioè che se non conviene fare impresa in Italia, non conviene né ad imprenditori italiani né ad imprenditori stranieri (a meno che si tratti di attività illecite), e la causa principale è che tutti i nostri prodotti portano il carico insopportabile di una moneta troppo forte, l’Euro, che ne azzera la competitività, determinando contrazione del mercato, perdita continua di posti di lavoro e, conseguentemente, il crollo del potere d’acquisto per 60 milioni di Italiani.
Fare meglio di una classe politica, come quella al Governo da ormai più di tre anni, venduta a poteri stranieri che vogliono la nostra fine, sarà molto semplice, e ce la farà sicuramente la Lega, guidata impeccabilmente da Matteo Salvini: abbiamo ben chiaro infatti che il primo obiettivo è tornare padroni del nostro destino, recuperando sovranità politica, monetaria, fiscale.
Ora però bisogna vincere in Toscana, perché l’avviso di sfratto al PD dalle sue troppe posizioni acquisite sia il più forte, rapido e inequivocabile possibile.
Una volta al governo della Regione, e poi, ci auguriamo, dell’intero Paese, penseremo ad aiutare adeguatamente i dipendenti delle aziende in difficoltà, che il PD vede così: fabbriche di voti e poi….tanti saluti. Una di queste sarà la Whirlpool di Siena, una volta eccellenza internazionale, oggi operativa per metà del suo potenziale e molto preoccupata per il proprio futuro.”
Claudio Borghi Aquilini