SIENA. Così Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega Nord e Portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale Toscana, sul piano Monte dei Paschi: “Mattanza per i dipendenti e pesca a strascico per gli obbligazionisti. Come previsto si sta pensando di far pagare un disastro epocale a dipendenti e risparmiatori. Il numero degli esuberi lievita ad ogni riunione del consiglio di amministrazione come se fossero stati loro i colpevoli della distruzione del Monte Paschi e intanto si prepara una trappola per gli obbligazionisti camuffata da “conversione volontaria”. Il tutto mentre le perdite corrono e si ventilano nomi inquietanti come quello di George Soros o di altri protagonisti della finanza rossa come Unipol. Il trucco con cui probabilmente si tenterà di imbrogliare i risparmiatori è nascosto nel “raggruppamento azioni” con cui si convertiranno cento azioni vecchie con una nuova di maggior valore. Questo servirà ad illudere gli obbligazionisti di poter ricevere un valore concreto per i loro titoli, salvo poi accorgersi che, quando le nuove azioni diverranno vendibili, il loro prezzo rischia di essere molto differente. Noi continueremo a vigilare per impedire che vengano fatti altri danni ai cittadini di Siena e ai risparmiatori e dipendenti del Monte Paschi ovunque essi siano”.
Gli fa eco il commissario cittadino della Lega Nord Siena, Marco Figura: “Sul Monte dei Paschi si gioca al massacro, Siena merita stessi diritti di Deutsche Bank. A noi che il titolo in Borsa salga o scenda importa poco, perché è la paura di Cittadini, dipendenti, risparmiatori e correntisti che continua a salire. Il titolo MPS è tornasole di speculazioni di Borsa sulla pelle della Banca, per la cui ricapitalizzazione – che avverrà guarda caso subito dopo il referendum del 4 dicembre – si sta ipotizzando l’ingresso di fondi del Qatar e addirittura di uno dei registi dei peggiori processi globali in corso, George Soros; considerando che il nuovo piano industriale della Banca è in mano a Marco Morelli, dirigente dell’Istituto durante la tragica vicenda Antonveneta, noi della Lega più che preoccupati siamo terrorizzati. Un piano aziendale che comporta 2600 esuberi e la chiusura di 500 filiali è un ulteriore disastro che non possiamo accettare: perché Deutsche Bank può essere salvata dal Governo tedesco mentre Monte dei Paschi deve finire nelle mani di soggetti che hanno a cuore tutto fuorché Siena e l’Italia? Non finiremo mai di denunciare una sudditanza che diventa ogni giorno più pericolosa”.