di Augusto Mattioli
SIENA. Approvato dall’assemblea del soci di Banca Mps, a larghissima maggioranza e dopo un lunghissimo dibattito, il bilancio di esercizio e il consolidato al 31 dicembre del 2008. Un bilancio da cui emerge un utile netto consolidato ante imposte di circa 1120 milioni e di 953 milioni post imposte. L’assemblea ha approvato anche la distribuzione di un dividendo di 0,0013 euro ad azione ordinaria. Lo stacco della cedola avverrà il 18 maggio, il pagamento il 21 maggio.
Secondo il presidente Giuseppe Mussari nel 2008 il gruppo “ha proseguito nel suo stabile cammino, forte dei risultati conseguiti nel proprio core business, che poi niente altro è, se non quello di fare banca, cioè di operare attraverso una struttura efficiente per intermediare il credito e offrire servizi a vero valore aggiunto per la clientela”. Mussari ha aggiunto che il resoconto dei fatti e dei numeri aziendali “non può non partire dal sottolineare l’avvenuto completamento del percorso di riorganizzazione societaria del Gruppo con la creazione del terzo polo bancario italiano attraverso l’integrazione della Banca agricola mantovana, Banca Antoveneta, e Banca Toscana, la rifocalizzazione della Nuova Bav sull’area del Nord est ed il forte efficentamento delle strutture centrali, passate da cinque ad una, quella di BMps , più due direzioni estremamente snelle per Nuova Antonveneta e Biverbanca. Tutto ciò – ha puntualizzato Mussari – è stato realizzato tutelando il radicamento nelle zone di insediamento dei marchi”
SIENA. Approvato dall’assemblea del soci di Banca Mps, a larghissima maggioranza e dopo un lunghissimo dibattito, il bilancio di esercizio e il consolidato al 31 dicembre del 2008. Un bilancio da cui emerge un utile netto consolidato ante imposte di circa 1120 milioni e di 953 milioni post imposte. L’assemblea ha approvato anche la distribuzione di un dividendo di 0,0013 euro ad azione ordinaria. Lo stacco della cedola avverrà il 18 maggio, il pagamento il 21 maggio.
Secondo il presidente Giuseppe Mussari nel 2008 il gruppo “ha proseguito nel suo stabile cammino, forte dei risultati conseguiti nel proprio core business, che poi niente altro è, se non quello di fare banca, cioè di operare attraverso una struttura efficiente per intermediare il credito e offrire servizi a vero valore aggiunto per la clientela”. Mussari ha aggiunto che il resoconto dei fatti e dei numeri aziendali “non può non partire dal sottolineare l’avvenuto completamento del percorso di riorganizzazione societaria del Gruppo con la creazione del terzo polo bancario italiano attraverso l’integrazione della Banca agricola mantovana, Banca Antoveneta, e Banca Toscana, la rifocalizzazione della Nuova Bav sull’area del Nord est ed il forte efficentamento delle strutture centrali, passate da cinque ad una, quella di BMps , più due direzioni estremamente snelle per Nuova Antonveneta e Biverbanca. Tutto ciò – ha puntualizzato Mussari – è stato realizzato tutelando il radicamento nelle zone di insediamento dei marchi”