Sul tavolo due offerte vincolanti subordinate a "determinate condizioni"
di Red
SIENA. Come anticipato nei giorni scorsi, anche il Cda della Cassa di Risparmio di Asti ha deliberato, nella serata di giovedì, la presentazione attraverso Mediobanca al Monte dei Paschi di Siena un’offerta vincolante per l’acquisto della quota (che è pari a circa il 60% del capitale), che l’istituto senese detiene nella Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli (Biverbanca). La notizia è stata diffusa da Asti attraverso un comunicato in cui si precisa “che l’offerta vincolante è subordinata a determinate condizioni”, esattamente come quella presentata qualche giorno fa dalla Banca Popolare di Vicenza. In entrambi i casi non sono state specificate quali siano le “determinate condizioni”. Perché la partita è alquanto complessa e decisa da lacci e lacciuoli che si possono leggere nei patti e nei regolamenti interni all’istituto piemontese. Infatti per decidere nell’assemblea di Biverbanca occorre l’81% del pacchetto azionario. Con in mano la sola quota senese e senza l’accordo con le due Fondazioni locali, per la banca guidata da Zonin sarebbe impossibile guidare l’istituto. E, come recita lo statuto, le decisioni importanti resterebbero appannaggio di biellesi e vercellesi. Che in queste settimane hanno sapientemente lavorato per spingere la soluzione CariAsti, per mantenere la banca nel territorio, costituendo un ambizioso polo creditizio piemontese con oltre 250 sportelli, mettendo le mani con soli 200 milioni alle quote che MPS nel 2007 pagò 390 milioni, aggiungendogli in seguito 13 sportelli Antonveneta. Venerdì 25 maggio è il giorno indicato da Mediobanca per l’apertura delle buste.