"Nessun silenzio e nessuna reticenza da parte nostra"
SOVICILLE. “Il nostro Comune è ormai abituato ad una informazione più capace di procurare allarme che di dare precise notizie”. Comincia così la nota del Comune di Sovicille in merito alle questioni legate all’impianto a biogas e allo spargimento della pollina, apparse in questi giorni sulla stampa. “Premesso che le questioni della pollina e del biogas attengono a delle procedure di iniziativa di terze persone e non del Comune – si legge nella nota – ci teniamo a precisare le due faccende”.
“Sul discusso tema della pollina – spiega il Comune – c’è una legge regionale di cui gli uffici e le amministrazioni sono solo esecutori. Inoltre, l’attenzione doverosa alla tutela del territorio e dei suoi abitanti, nel caso specifico, è stata supportata dalle prescrizioni elaborate con Arpat e dalle severe raccomandazioni impartite al momento del rilascio di una concessione che ripetiamo, allo stato delle normative vigenti, è un atto dovuto. Le prescrizioni riguardano le condizioni circa le modalità di utilizzo agronomico degli affluenti; la distanza delle zone di smaltimento dalle abitazioni; la tutela delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e della vegetazione e il controllo della diffusione di aerosol. Indicazioni che, non rispettate, procurerebbero l’immediata sospensione della disposizione. Rincresce, quindi, che tra articoli ed esposti si metta costantemente in discussione l’operato del Comune e la sua buona fede”.
“Simile è la questione dell’impianto a biogas”. Continua la nota. “Anche per questa, infatti, si tratta della richiesta di un soggetto privato che è in corso di valutazione attraverso le procedure di legge. Il Comune ha promosso l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in Commissione consiliare Affari Generali e in quella sede è stata la stessa proprietà a impegnarsi ad illustrare ai cittadini il proprio progetto. L’esame della Commissione è stato utile ed è avvenuto con l’ausilio dell’Agenzia provinciale per l’energia e per lo sviluppo (APEA). Sono state fatte raccomandazioni circa la massima mitigazione dell’intervento e sulle massime rassicurazioni per la salute e sono stati prospettati alcuni benefici che potrebbero interessare il territorio circostante, come la messa a disposizione di calore e la pulizia dei fossi e canali della zona. Naturalmente, si tratta di un procedimento tecnico in corso, rispetto al quale l’amministrazione non può dire di più, ma saranno invece la competente procedura ed i diversi enti coinvolti a dare le definitive risposte”.
“Nessun silenzio e nessuna reticenza da parte nostra, dunque, – conclude l’amministrazione comunale – ma il rispetto delle regole e delle procedure. Non si tratta di atti di programmazione da discutere preventivamente, ma di procedimenti autorizzativi particolari, per i quali il Comune, come avvenne anche nella precedente esperienza del biogas, non può promuovere incontri d’iniziativa perché oggetto di attività di terzi; può però essere eventualmente invitato a partecipare dai proponenti del progetto. Anche qui rincresce venire sempre additati, anche sulla stampa, di poca trasparenza e partecipazione. Siamo qui ogni giorno in prima fila con la nostra faccia e la nostra responsabilità”.