di Augusto Mattioli
SIENA. In pensione sempre più in là con gli anni perché l’economia possa crescere più solida. E’ la ricetta che un autorevole esponente italiano della Bce, Lorenzo Bini Ismaghi, membro del consiglio direttivo ha dettato questa mattina ai giornalisti, dopo la sua lezione alla facoltà di Scienze politiche.
“L’età pensionabile deve essere allungata adeguandola alle aspettative di vita per ridurre il debito pubblico e tagliare la spesa ponendo le condizioni per la crescita". In pensione tardi ma anche lavoro per i giovani. Una difficile quadratura del cerchio."Bisogna arrivare all'equità tra generazioni – ha detto Ismaghi – . Se uno guarda alle difficoltà nel mondo del lavoro sono difficoltà che soprattutto vengono vissute da chi non ha contratti a tempo determinato, che sono i giovani. Se si vogliono evitare grossi problemi sociali in questa fascia di età bisogna favorire l'accesso sul mercato del lavoro e ridurre la tassazione sul lavoro stesso per cui bisogna abbassare la spesa sostenuta per chi va in pensione troppo presto”Smaghi, rispondendo ad una domanda sulle posizioni sindacali, che "lavorare meno lavorare tutti non funziona più: bisogna lavorare tutti e lavorare di più". E' necessario allargare la torta facendo lavorare un maggior numero di persone, incentivando soprattutto i giovani”.
Altro tema la ripresa, sulla cui durata ha ammesso Smaghi “c'è una grande incertezza. In tutta Europa – ha aggiunto – la ripresa della nostra economia è self sustain, si può cioè sostenere da sola. Questo è un fattore di incertezza e perciò manteniamo tutte le politiche monetarie e fiscali sui livelli attuali: c'è incertezza per cui le politiche attuali sono adeguate". Infine. la crisi economica e ciò che si deve fare dopo per evitare una sua ripetizione: “La soluzione dei problemi la regolamentazione. Negli anni passati – ha sostenuto Smaghi – la deregulation ha interessato settori importanti negli Usa e questa mancanza di regole ha condizionato il funzionamento del mercato, condizionato da chi aveva preso rischi eccessivi. Questi personaggi rappresentano un pericolo per il sistema, come i guidatori ubriachi rappresentano un pericolo per chi guida correttamente. Ma la crisi ha anche dimostrato che è difficile, se non impossibile, avere un sistema meno rischioso solo grazie all'autoregolazione".
Smaghi ha inoltre lanciato un avvertimento per il chi ha imparato poco o niente da tutta questa situazione e che situazioni difficili “si potrebbero presentare nel prossimo futuro. Sappiamo che la pressione per la deregulation tornerà a crescere non appena la crisi sarà terminata".
SIENA. In pensione sempre più in là con gli anni perché l’economia possa crescere più solida. E’ la ricetta che un autorevole esponente italiano della Bce, Lorenzo Bini Ismaghi, membro del consiglio direttivo ha dettato questa mattina ai giornalisti, dopo la sua lezione alla facoltà di Scienze politiche.
“L’età pensionabile deve essere allungata adeguandola alle aspettative di vita per ridurre il debito pubblico e tagliare la spesa ponendo le condizioni per la crescita". In pensione tardi ma anche lavoro per i giovani. Una difficile quadratura del cerchio."Bisogna arrivare all'equità tra generazioni – ha detto Ismaghi – . Se uno guarda alle difficoltà nel mondo del lavoro sono difficoltà che soprattutto vengono vissute da chi non ha contratti a tempo determinato, che sono i giovani. Se si vogliono evitare grossi problemi sociali in questa fascia di età bisogna favorire l'accesso sul mercato del lavoro e ridurre la tassazione sul lavoro stesso per cui bisogna abbassare la spesa sostenuta per chi va in pensione troppo presto”Smaghi, rispondendo ad una domanda sulle posizioni sindacali, che "lavorare meno lavorare tutti non funziona più: bisogna lavorare tutti e lavorare di più". E' necessario allargare la torta facendo lavorare un maggior numero di persone, incentivando soprattutto i giovani”.
Altro tema la ripresa, sulla cui durata ha ammesso Smaghi “c'è una grande incertezza. In tutta Europa – ha aggiunto – la ripresa della nostra economia è self sustain, si può cioè sostenere da sola. Questo è un fattore di incertezza e perciò manteniamo tutte le politiche monetarie e fiscali sui livelli attuali: c'è incertezza per cui le politiche attuali sono adeguate". Infine. la crisi economica e ciò che si deve fare dopo per evitare una sua ripetizione: “La soluzione dei problemi la regolamentazione. Negli anni passati – ha sostenuto Smaghi – la deregulation ha interessato settori importanti negli Usa e questa mancanza di regole ha condizionato il funzionamento del mercato, condizionato da chi aveva preso rischi eccessivi. Questi personaggi rappresentano un pericolo per il sistema, come i guidatori ubriachi rappresentano un pericolo per chi guida correttamente. Ma la crisi ha anche dimostrato che è difficile, se non impossibile, avere un sistema meno rischioso solo grazie all'autoregolazione".
Smaghi ha inoltre lanciato un avvertimento per il chi ha imparato poco o niente da tutta questa situazione e che situazioni difficili “si potrebbero presentare nel prossimo futuro. Sappiamo che la pressione per la deregulation tornerà a crescere non appena la crisi sarà terminata".