"Premessa: il 5 maggio la consigliera di Rifondazione di Sovicille Angela Bindi, fa accesso agli atti richiedendo l'elenco della corrispondenza tra l'aeroporto e il comune e viceversa dal 1° gennaio 2010, a luglio non avendo avuto alcuna risposta invia un ulteriore sollecito, il 17 Agosto ne fa un altro, solo il 18 Agosto viene consegnato l'elenco, nel quale si legge che il 12.4.2010 l'Aeroporto comunicava l'avvio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento aerostazione passeggeri. Il 27 luglio rimetteva copie lettere di approvazione Enac – progetto di ristrutturazione aerostazione e fabbricato ex ristorante.
La mancata consegna dei dati rihiesti entro i termini di legge (3 giorni) ha impedito la conoscenza dei fatti arrecando danno all'attività politica del nostro Gruppo consiliare.
Aeroporto di Ampugnano: mentre fioccavano avvisi di garanzia e le quote di Galaxy venivano sequestrate, arrivava la nuova aerostazione e non solo…..
In barba a tutte le leggi sulla partecipazione e trasparenza, solo per caso (due giorni fa) abbiamo scoperto che agli inizi di luglio è stato presentato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Provveditorato Interregionale alle OO.PP. Toscana-Umbria) il progetto definitivo di:
- ristrutturazione e ampliamento dell’Edificio Aerostazione,
- ristrutturazione con ampliamento dell’edificio ex bar-ristorante, da adibire ad uffici;
- realizzazione di tendostruttuttura temporanea (circa 9 mesi) da utilizzarsi durante le fasi del cantiere, di circa 450 mq, della misura di 15 ml per 30 ml.
Il Ministero il 9 luglio invitava L’Aeroporto di Siena spa “a comunicare l’avvio del procedimento a tutti quei soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti” (legge 241/90).
La Regione Toscana il 30 luglio invitava il Comune di Sovicille e la Provincia di Siena “ad operare per favorire, nell’ambito delle istruttorie di competenza, la partecipazione dei cittadini”
Nulla è stato fatto. I cittadini gabbati ancora una volta!
La Regione ha 60 giorni di tempo, dai primi di luglio, per pronunciarsi sulla conformità del progetto, senza che i cittadini abbiano potuto dire la loro.
Analizziamo i fatti: non è vero come dice Machetti che non ci saranno aumenti di volume, intanto vengono realizzati due piani nell’edificio ex ristorante-uffici, si ha quindi il raddoppio dell’area da utilizzare, questo edificio viene rialzato (seppur di poco) per poter ricavare i due piani.
L’aerostazione invece viene completamente rasa al suolo e ricostruita, anche questa subisce aumenti di volumi.
Nel frattempo viene allestita una grande tendostruttura (tipo Circo!) per poter operare nel periodo dell’abbattimento della vecchia aerostazione.
Nella relazione generale viene “autodichiarato”che il progetto è esente da procedura di VIA in quanto esso rispetta le prescrizioni del decreto regionale n. 3224 del 2002.
Ma cosa prevedeva questo decreto? Intanto, non parlava affatto di costruzioni, escludeva dalla Valutazione Impatto Ambientale la pista, in quanto non arrivava a 1500 m. inoltre individuava nei 100.000 passeggeri la quota massima oltre il quale si doveva procedere a valutazione. Invece il decreto 3224 prescriveva tutele importanti mai attivate: il monitoraggio sugli inquinanti per la salvaguardia della falda idrica, l’allargamento della strada che conduce all’aeroporto, il monitoraggio sul rumore e sull’inquinamento dell’aria e altre tutele……e c’è da scommettere che queste opere non saranno attuate prima dell’aerostazione e forse mai….
La drammatica situazione societaria in cui viene a trovarsi l’Aeroporto di Ampugnano dopo la “fuga” e il mancato versamento dei decimi richiamati del socio privato, il sequestro a Galaxy delle quote societarie, la decisione Enac di “mollare” i piccoli aeroporti a carico delle amministrazioni locali, l’assenza assoluta della certezza di ottenere la certificazione e la conseguente concessione ventennale, ma soprattutto la mancanza di un Piano Industriale e un Business Plan (piano economico), che dimostri come si arriva ad un pareggio di bilancio con 50/60.000 passeggeri (dichiarati nel progetto dell’aerostazione)".
Tutto questo doveva indurre il presidente Machetti ad uno stop del progetto! Invece di andare avanti col cemento per circa 2.500.000 euro e senza contare i soldi per il noleggio della tendostruttura e i costi per il suo alloggiamento.
Ma Machetti, che oltre a fare il presidente dell’Aeroporto, fa pure l’amministratore unico e presidente di Siena 2007, azienda che attualmente ha edificazioni residenziali, direzionali e commerciali in Viale Toselli e Viale Sardegna, che è presidente della società Agricola Veneri SRL (azienda vitivinicola), che è pure consigliere di Acquaviva spa (costruzioni residenziali e non), che è stato amministratore unico del Il Bagnolone srl e presidente della SIGEST srl (alberghi e strutture simili) ed è quindi un uomo che vanta una lunga e comprovata esperienza manageriale nel settore immobiliare, perché – viste le difficoltà incontrate – non ferma la macchina mangiasoldi di Ampugnano?