SIENA. “Razionalizzare la spesa e gestire, in maniera più oculata, il patrimonio della Provincia per poter continuare a garantire anche in futuro le stesse opportunità al territorio”. Sono queste le priorità evidenziate dall’assessore provinciale, Fabio Dionori all’indomani dell’approvazione del bilancio da parte del consiglio provinciale.
“Nei prossimi mesi – spiega Dionori – continueremo a dare attuazione a una serie di misure che ci permetteranno di proseguire nella razionalizzazione delle spese avviata nel 2009 anche attraverso l’adesione alla convenzione Consip per la telefonia mobile; l’acquisto dei carburanti per autotrazione sempre tramite Consip; l’adesione al Consorzio Toscana Energia per la scelta dei fornitori, strappando le migliori condizioni economiche sui contratti relativi a energia elettrica e gas per riscaldamento, fino al monitoraggio delle spese correnti. Questa sfida è stata ripresa e accentuata nel bilancio 2010, redatto in conformità all’assestato 2009 e improntato a previsioni prudenziali sul fronte delle entrate, avviando anche un’operazione di revisione dei residui attivi e passivi”.
“L’esercizio finanziario 2009 – aggiunge Dionori – si chiude con un avanzo di amministrazione che si attesta su circa 2,6 milioni di euro, con una riduzione rispetto all’anno precedente. La Provincia, così come gli altri enti pubblici, è costretta dai forti vincoli legati al rispetto del Patto di stabilità, al blocco delle spese per gli investimenti. Per questo ci auguriamo, soprattutto in questa fase di crisi, che il governo riveda il Patto di stabilità, permettendo così agli enti locali di utilizzare le risorse disponibili e presenti in cassa, facendo circolare liquidità. Ai rigidi vincoli imposti dal Patto si uniscono poi le difficoltà legate alla normativa sulle opere pubbliche, che allunga i tempi sia di realizzazione che di aggiudicazione. L’attuale legge sugli appalti pubblici, infatti, espone le amministrazioni ai continui ricorsi che bloccano l’assegnazione delle gare e quindi l’avvio dei lavori, andando quindi a penalizzare le comunità locali”.
“Nei prossimi mesi – spiega Dionori – continueremo a dare attuazione a una serie di misure che ci permetteranno di proseguire nella razionalizzazione delle spese avviata nel 2009 anche attraverso l’adesione alla convenzione Consip per la telefonia mobile; l’acquisto dei carburanti per autotrazione sempre tramite Consip; l’adesione al Consorzio Toscana Energia per la scelta dei fornitori, strappando le migliori condizioni economiche sui contratti relativi a energia elettrica e gas per riscaldamento, fino al monitoraggio delle spese correnti. Questa sfida è stata ripresa e accentuata nel bilancio 2010, redatto in conformità all’assestato 2009 e improntato a previsioni prudenziali sul fronte delle entrate, avviando anche un’operazione di revisione dei residui attivi e passivi”.
“L’esercizio finanziario 2009 – aggiunge Dionori – si chiude con un avanzo di amministrazione che si attesta su circa 2,6 milioni di euro, con una riduzione rispetto all’anno precedente. La Provincia, così come gli altri enti pubblici, è costretta dai forti vincoli legati al rispetto del Patto di stabilità, al blocco delle spese per gli investimenti. Per questo ci auguriamo, soprattutto in questa fase di crisi, che il governo riveda il Patto di stabilità, permettendo così agli enti locali di utilizzare le risorse disponibili e presenti in cassa, facendo circolare liquidità. Ai rigidi vincoli imposti dal Patto si uniscono poi le difficoltà legate alla normativa sulle opere pubbliche, che allunga i tempi sia di realizzazione che di aggiudicazione. L’attuale legge sugli appalti pubblici, infatti, espone le amministrazioni ai continui ricorsi che bloccano l’assegnazione delle gare e quindi l’avvio dei lavori, andando quindi a penalizzare le comunità locali”.
“In questi mesi – continua Dionori – la Provincia ha potuto contare su forti risorse esterne, provenienti soprattutto da Fondazione Mps e Regione Toscana, che sono state investite nei progetti e nelle misure anticrisi a sostegno di famiglie e aziende. Abbiamo, quindi, cercato di fare tutto il possibile per aiutare il territorio a rispondere alla crisi economica e finanziaria in atto. E’ andata in questa direzione anche la decisione di ridurre i tempi di pagamento dei fornitori, accelerando la liquidazione delle fatture entro 45 giorni e dando un segnale piccolo ma concreto alle imprese del territorio”.