SIENA. Un bilancio da 155 milioni di euro, attento e vigile rispetto alla crisi ma solido, che non prevede misure di aumenti nelle entrate ma investimenti nelle opere pubbliche, nel sociale, nell’ambiente e nell’economia. Sono le linee guida del documento programmatico 2010, illustrato dall’assessore Fabio Dionori e approvato questa mattina nel corso del Consiglio Provinciale con il voto favorevole del PD, La Sinistra, IDV che hanno presentato un ordine del giorno comune e il voto contrario del PDL, Lega Nord e PRC – Comunisti Italiani. (16 favorevoli e 8 contrari).
La Provincia di Siena mantiene inalterata l’Imposta Provinciale di Trascrizione sulle nuove immatricolazioni di autovetture; così come rimane invariata ai minimi di legge l’addizionale Enel (AEE) sul consumo di energia elettrica delle imprese e al 5% l’addizionale di competenza sulla Tariffa d’Igiene Ambientale (TIA). Invariata anche la compartecipazione IRPEF. Nonostante la fase di recessione, il bilancio 2010 trova una significativa capacità di assorbimento, grazie a interventi strutturali di contenimento della spesa avviati già negli anni passati, ad un’attenta politica di gestione delle risorse umane e al positivo utilizzo delle risorse erogate dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha permesso di mantenere elevati standard di efficienza senza ricorrere a nessun aumento delle entrate.
Nel bilancio confermato il forte impegno nella politica di sviluppo delle infrastrutture territoriali nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, con investimenti rivolti principalmente a viabilità (45 milioni di euro), sistema scolastico (per oltre 33milioni di euro nel triennio), difesa del suolo (con l’attivazione di oltre 8 milioni di euro solo nel 2010). Attenzione all’ambiente con l’apertura dei bandi sulle rinnovabili, al sociale con interventi a tutela della fasce più deboli e una riorganizzazione amministrativa (prevista in condizioni di normalità l’assunzione fino ad un massimo di 20 persone). D’altra parte la messa a regime del patrimonio della Provincia, la ricerca di fonti di finanziamento esterno a fronte di una fiscalità volubile che non consente di fare grandi scelte per il futuro.
«Con oggi approviamo l’atto fondamentale nella vita della Provincia e che riproduce cadute significative sulla vita dei cittadini in piena coerenza con il programma elettorale – ha sottolineato il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini – che ha poi aggiunto – sono amareggiato per come sia stata affrontata la discussione soprattutto dal centro destra. Tante posizioni ma senza una linea comune. Tante contraddizioni nel modo di misurarsi senza entrare nel merito delle questioni. D’altra parte c’è invece grande preoccupazione sulle politiche locali del Governo centrale che, trincerandosi dietro il federalismo fiscale evidenzia un centralismo assoluto che mortifica gli enti locali. Nonostante questo la nostra disponibilità al confronto è massima, nel rispetto dei ruoli e purché si entri nel merito delle questioni".
Il dibattito
"Sinceramente mi aspettavo una discussione, anche critica, ma basata sui contenuti – ha detto Marco Nasorri (PD) – e invece i toni usati dall’opposizione mi hanno solo dato diversi motivi in più per apprezzare in modo più significativo i contenuti del bilancio. Di fronte all’impegno degli enti locali, anche nel prendere atto con misure concrete della crisi in corso, cosa ha fatto invece il Governo centrale? Questo Paese ormai si regge soltanto sull’iniziativa degli enti locali".
"Non c’è alcuna contraddizione nel PDl – ha detto Donatella Santinelli (PDL) – pur avendo dato disponibilità al confronto e apprezzando alcuni interventi come sul sociale e sulla viabilità, tuttavia, è evidente come gli intenti di questa opposizione rimangano del tutto inaspettati. A fronte di impegni che ci si assume manca il coraggio di fare di più in questo bilancio".
"Quello che abbiamo approvato – ha detto Roberto Renai (La Sinitsra) – è un bilancio solido e puntuale nei tempi, soprattutto rispetto alla crisi. Un pacchetto di misure e attività che danno risposte adeguate ai cittadini con la Giunta che si è immediatamente attivata per prenderne atto. Non lo stesso, invece, non si può dire per il Governo".
"I tagli al sociale in un momento di crisi come quello attuale mi preoccupano – ha detto Antonio Falcone (PRC – Comunisti Italiani) – Il mio è un voto contrario che non dipende da elementi tecnici ma esclusivamente politici".
"La vostra ripartizione delle entrate e delle uscite – ha detto Gabor Rossi (Lega Nord) – ancora non ha preso coscienza di cosa sia la buona amministrazione. Finalmente con il federalismo fiscale vedremo chi sarà capace e chi invece vive sull’assistenzialismo".
Di "risposta concreta ai territori sia come misure che come strategie", ha detto Antonio Giudilli (IDV), annunciando voto favorevole.
"Approvare un bilancio entro il 31 dicembre – ha sottolineato Franci (PD) – vuol dire buona salute e dare risposte ai cittadini. In questo momento difficile la Provincia non aumenta la pressione fiscale e consegna investimenti importanti sul territorio".
"Avevo apprezzato i segnali di apertura dell’assessore Dionori – ha detto Mori (PDL) – poi il dibattito in Consiglio, in una logica di contrapposizione – mi ha ricondotto alle mie posizioni di partenza".
Di metodo e coerenza con gli obiettivi programmatici ha parlato Di Iacovo (PD), mentre per Camastra (PDL) il bilancio non è calibrato su un’agenda strutturale come la crisi imporrebbe. Sottolineando mancanza di equilibrio finanziario ha annunciato la richiesta di accertamenti tecnici per mancanza di trasparenza.
La Provincia di Siena mantiene inalterata l’Imposta Provinciale di Trascrizione sulle nuove immatricolazioni di autovetture; così come rimane invariata ai minimi di legge l’addizionale Enel (AEE) sul consumo di energia elettrica delle imprese e al 5% l’addizionale di competenza sulla Tariffa d’Igiene Ambientale (TIA). Invariata anche la compartecipazione IRPEF. Nonostante la fase di recessione, il bilancio 2010 trova una significativa capacità di assorbimento, grazie a interventi strutturali di contenimento della spesa avviati già negli anni passati, ad un’attenta politica di gestione delle risorse umane e al positivo utilizzo delle risorse erogate dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha permesso di mantenere elevati standard di efficienza senza ricorrere a nessun aumento delle entrate.
Nel bilancio confermato il forte impegno nella politica di sviluppo delle infrastrutture territoriali nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, con investimenti rivolti principalmente a viabilità (45 milioni di euro), sistema scolastico (per oltre 33milioni di euro nel triennio), difesa del suolo (con l’attivazione di oltre 8 milioni di euro solo nel 2010). Attenzione all’ambiente con l’apertura dei bandi sulle rinnovabili, al sociale con interventi a tutela della fasce più deboli e una riorganizzazione amministrativa (prevista in condizioni di normalità l’assunzione fino ad un massimo di 20 persone). D’altra parte la messa a regime del patrimonio della Provincia, la ricerca di fonti di finanziamento esterno a fronte di una fiscalità volubile che non consente di fare grandi scelte per il futuro.
«Con oggi approviamo l’atto fondamentale nella vita della Provincia e che riproduce cadute significative sulla vita dei cittadini in piena coerenza con il programma elettorale – ha sottolineato il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini – che ha poi aggiunto – sono amareggiato per come sia stata affrontata la discussione soprattutto dal centro destra. Tante posizioni ma senza una linea comune. Tante contraddizioni nel modo di misurarsi senza entrare nel merito delle questioni. D’altra parte c’è invece grande preoccupazione sulle politiche locali del Governo centrale che, trincerandosi dietro il federalismo fiscale evidenzia un centralismo assoluto che mortifica gli enti locali. Nonostante questo la nostra disponibilità al confronto è massima, nel rispetto dei ruoli e purché si entri nel merito delle questioni".
Il dibattito
"Sinceramente mi aspettavo una discussione, anche critica, ma basata sui contenuti – ha detto Marco Nasorri (PD) – e invece i toni usati dall’opposizione mi hanno solo dato diversi motivi in più per apprezzare in modo più significativo i contenuti del bilancio. Di fronte all’impegno degli enti locali, anche nel prendere atto con misure concrete della crisi in corso, cosa ha fatto invece il Governo centrale? Questo Paese ormai si regge soltanto sull’iniziativa degli enti locali".
"Non c’è alcuna contraddizione nel PDl – ha detto Donatella Santinelli (PDL) – pur avendo dato disponibilità al confronto e apprezzando alcuni interventi come sul sociale e sulla viabilità, tuttavia, è evidente come gli intenti di questa opposizione rimangano del tutto inaspettati. A fronte di impegni che ci si assume manca il coraggio di fare di più in questo bilancio".
"Quello che abbiamo approvato – ha detto Roberto Renai (La Sinitsra) – è un bilancio solido e puntuale nei tempi, soprattutto rispetto alla crisi. Un pacchetto di misure e attività che danno risposte adeguate ai cittadini con la Giunta che si è immediatamente attivata per prenderne atto. Non lo stesso, invece, non si può dire per il Governo".
"I tagli al sociale in un momento di crisi come quello attuale mi preoccupano – ha detto Antonio Falcone (PRC – Comunisti Italiani) – Il mio è un voto contrario che non dipende da elementi tecnici ma esclusivamente politici".
"La vostra ripartizione delle entrate e delle uscite – ha detto Gabor Rossi (Lega Nord) – ancora non ha preso coscienza di cosa sia la buona amministrazione. Finalmente con il federalismo fiscale vedremo chi sarà capace e chi invece vive sull’assistenzialismo".
Di "risposta concreta ai territori sia come misure che come strategie", ha detto Antonio Giudilli (IDV), annunciando voto favorevole.
"Approvare un bilancio entro il 31 dicembre – ha sottolineato Franci (PD) – vuol dire buona salute e dare risposte ai cittadini. In questo momento difficile la Provincia non aumenta la pressione fiscale e consegna investimenti importanti sul territorio".
"Avevo apprezzato i segnali di apertura dell’assessore Dionori – ha detto Mori (PDL) – poi il dibattito in Consiglio, in una logica di contrapposizione – mi ha ricondotto alle mie posizioni di partenza".
Di metodo e coerenza con gli obiettivi programmatici ha parlato Di Iacovo (PD), mentre per Camastra (PDL) il bilancio non è calibrato su un’agenda strutturale come la crisi imporrebbe. Sottolineando mancanza di equilibrio finanziario ha annunciato la richiesta di accertamenti tecnici per mancanza di trasparenza.