Il coordinatore regionale del PdL interviene sul caso dell'azienda sanitaria senese
Così il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Toscana, on. Massimo Parisi, a commento dell’apertura di due fascicoli – Procura della Repubblica e Corte dei Conti – sulla gestione del bilancio 2011 della Asl 7, alla luce dell’emersione improvvisa di un passivo che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro.
«Sulla base delle sole informazioni che la “giunta regionale” comunica – aggiunge Parisi nel post – intanto possiamo dedurre che a gennaio, e soprattutto a maggio, il preconsuntivo di Siena era in pareggio. Poi improvvisamente a fine luglio è emerso uno sbilancio di 10 milioni di euro. Naturalmente questa agli specialisti non pare essere una similitudine, né immaginiamo che sarà considerata tale se anche la cifra dovesse lievitare ulteriormente. E speriamo che le similitudini si fermino qui e non vadano a coinvolgere magari altre figure di specialisti che hanno operato in entrambi i contesti», prosegue il coordinatore regionale, facendo riferimento al caso della Asl 1.
«A noi che non siamo specialisti piacerebbe invece sapere quando sarà noto il quadro definitivo dei bilanci di tutte e 19 le aziende sanitarie, ospedaliere ed Estav, giusto per farsi un’idea sui veri conti della sanità toscana nella quale neppure gli specialisti, nonostante abbiano affermato di fare verifiche stringenti ogni tre mesi, si erano accorti di quello che accadeva a Massa», incalza Parisi, prima di evidenziare l’ultima, non certo per importanza, incongruenza.
«Nel suo comunicato stampa la “giunta regionale” afferma di avere appreso dalla stampa dell’esistenza di un’inchiesta. Poi precisa che “a presentare la denuncia è stato il direttore generale insieme ai sindaci”. Se ne dovrebbe dedurre che il direttore generale, di diretta nomina presidenziale, non ha ritenuto di dover avvertire di tutto ciò l’assessore e il presidente della Regione. Preoccupa – conclude Parisi – che fra specialisti non si parlino».