Da valutare servizio per servizio la fattibilità di interventi più incisivi

SIENA. “L’istituzione del registro delle unioni civili è un primo importante passo compiuto dal Comune di Siena per garantire i principi di libertà e di parità ad ogni cittadino. Ovviamente non vogliamo fermarci qui: l’amministrazione comunale e il Pd sono fermamente decisi a riconoscere piena dignità alle unioni civili e a rimuovere, in relazione alle competenze dell’ente, ogni tipo di discriminazione nei confronti delle coppie di fatto. Occorre però agire nel rispetto del quadro normativo attuale ed evitare controversie che non produrrebbero alcun risultato utile”. Massimo Bianchi, capogruppo Pd in Consiglio comunale, replica all’intervento del gruppo Sinistra per Siena sul registro per le unioni civili, deliberato nei mesi scorsi dalla giunta comunale.
“Con l’istituzione del registro – prosegue Massimo Bianchi – il Comune di Siena vuole tutelare e sostenere le unioni civili per superare ogni situazione di discriminazione e favorirne l’integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio cittadino. È un segnale per dare compimento, anche a livello locale, ai principi di uguaglianza e libertà individuale tutelati dalla Costituzione. È giusto che le forze politiche rivendichino, soprattutto nei confronti del legislatore nazionale, un atteggiamento più coraggioso e la possibilità di interventi ben più incisivi, come più volte ha fatto il Pd a livello nazionale. Ma allo stato attuale, nella mancanza di specifiche normative regionali e nazionali, l’istituzione del registro delle unioni civili era il massimo che potevamo fare senza rischiare di incorrere in ricorsi o in situazioni di incertezza normativa”.
“L’amministrazione dovrà verificare l’effettiva percorribilità giuridica – dice ancora il capogruppo Pd in Consiglio comunale – in relazione a ogni singolo diritto o servizio, di misure che estendano alle unioni civili le opportunità oggi garantite alle coppie di diritto. Andremo avanti con decisione in questa direzione, agendo sempre senza demagogia e con la prudenza che si richiede a un’istituzione pubblica quale è il comune, anche in considerazione del fatto che esiste ormai una giurisprudenza abbastanza consolidata in materia. Non ci interessa approvare atti al di fuori del quadro normativo e giuridico vigente, che avrebbero magari un valore simbolico – conclude Bianchi – ma che rischierebbero di mettere a repentaglio la certezza dei diritti e dei servizi che l’amministrazione comunale intende riconoscere a tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione”.