Il 20 settembre alle 18 presso la Confesercenti incontro con i cittadini
SIENA. Una mobilitazione per chiedere al Governo e al Parlamento di bloccare il progetto di riordino della Province e per discutere su come sia possibile dar vita ad una riforma organica che porti a reali vantaggi per i territori. E’ quella organizzata dal Partito democratico senese per giovedì 20 settembre alle ore 18, presso l’Auditorium della Confesercenti di Siena, in Strada Statale 73 Levante, 10. Una mobilitazione che riprende i contenuti dell’appello “Per il futuro della Provincia di Siena”, che è possibile scaricare e condividere nel sito www.sienapartitodemocratico.it.
“C’è bisogno dell’aiuto di tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Provincia di Siena – afferma Andrea Biagianti, responsabile enti locali del Pd senese – per difendere le ragioni della nostra comunità davanti alle istituzioni nazionali e regionali. Per questo rinnoviamo il nostro appello per correggere il progetto di riordino delle Province, che, allo stato attuale, è un ‘pasticcio’ che rischia di penalizzare gravemente il nostro territorio, privando, tra l’altro, Siena dello status di capoluogo, con tutto ciò che questo comporta in termini di perdita di servizi e di posti di lavoro. Noi siamo convinti che la Provincia di Siena, per la sua storia, per il prestigio nazionale ed internazionale delle sue istituzioni e anche per la sua posizione geografica, debba continuare a svolgere il proprio ruolo. Cancellare la Provincia, infatti, significherebbe smantellare quelle funzioni determinanti per lo sviluppo e la crescita economica del nostro territorio. Chiediamo, inoltre, che venga tutelata l’elezione diretta degli organi di governo, che, con la riforma del Governo, si perderebbero trasformando le province in enti di secondo grado. Da settimane, ormai, stiamo denunciando l’inadeguatezza della riforma ed ora abbiamo deciso di confrontarci con le forze politiche, economiche, sociali e con tutti i cittadini”.
“Noi siamo convinti – continua Biagianti – che sia necessaria una riforma organica del sistema istituzionale e, proprio per questo, serve una profonda riflessione su quelle che dovranno essere le funzioni delle Province. Una riforma per la quale siamo disponibili ad un confronto, sull’evoluzione dell’assetto istituzionale regionale, partendo da esperienze concrete di condivisione sui territori. Sorprende come ci sia chi, proponendo una revisione dei parametri della legge, prospetta soluzioni ad hoc per determinate realtà territoriali, confezionando ricette improvvisate che non sono efficaci per queste realtà e che penalizzano Siena”.