di Alessandra Siotto
SIENA. “Abbiamo costruito un nuovo centro sinistra per il governo della Provincia di Siena: la nostra coalizione investe su unità, cultura di governo, valori condivisi a cui le forze del centro sinistra fanno riferimento”. Con queste parole Simone Bezzini, candidato alla presidenza della Provincia per le prossime elezione del 6 e 7 giugno, ha aperto la conferenza stampa di questa mattina (13 maggio), in cui ha presentato il proprio programma. Insieme con Bezzini hanno partecipato all'incontro gli esponenti locali dei partiti che appoggiano la sua candidatura: Elisa Meloni per il PD, Alessio Manetti per l'Italia dei valori, Gianluca Targetti per i Riformisti e Michele Logi della Sinistra per la provincia di Siena.
Il candidato alla presidenza ha specificato che “non si tratta di un cartello elettorale, ma di una coalizione che si fonda su una convergenza politica e programmatica: alla base di tutto c'è il programma condiviso”.
“Noi Riformisti – ha detto Targetti – già governavamo in provincia e appoggiamo un programma concreto. Qualcuno ha detto che non volevamo l'Italia dei Valori, ci siamo confrontati con loro, e con tutti, sul programma, non c'è stato pregiudizio, non è vero che non li volevamo”. “Per l'Italia dei valori – ha spiegato Manetti – questa è stata una scelta programmatica e strategica. Oltre all'accordo sul programma, quest'alleanza guarda alle elezioni del 2011 a Siena e a quelle nazionali del 2013. C'è accordo tra PD e Italia dei Valori”. Manetti, rispondendo ad una domanda, ha detto che “nel Comune di Murlo abbiamo una lista dell'Italia dei Valori e non corriamo con il PD per problemi con la vecchia amministrazione che ha governato finora”.
“Noi stiamo ricostruendo la sinistra – ha affermato Logi – stiamo cercando di ricostruire una sinistra che autonoma, con un'ottica e una prospettiva di governo. Siamo l'aggregazione tra Sinistra Democratica e i 'vendoliani' di Rifondazione; per costruire un'alternativa a Berlusconi anche a livello nazionale occorrono alleanze. Solo nel Comune di Asciano non siamo nella coalizione del PD. Simone ci rappresenta, non abbiamo avuto dubbi su questo candidato e siamo sicuri che vinceremo”.
“Sono soddisfatta di questa coalizione – ha detto la Meloni – che ha l'obiettivo di governare nei prossimi 5 anni. C'è condivisione del programma: questa è la vera forza della coalizione”. Il segretario del PD senese, rispondendo ad una domanda, ha affermato che “c'è rammarico perchè alcune forze della sinistra non si sono nemmeno confrontate con noi, non hanno partecipato alla discussione del programma e si sono autoesclusi”. “Noi avevamo invitato tutti a partecipare al confronto – ha proseguito la Meloni – forse sarebbero emerse divergenze programmatiche che avrebbero spinto i Verdi e Rifondazione a correre da soli, ma in questo caso è stata una loro scelta a monte”.
Per quanto riguarda il programma, lungo un'ottantina di pagine e dettagliato, Bezzini ha spiegato che “la grande emergenza del momento è rappresentata dai temi dello sviluppo e del lavoro, che sono delle priorità alla luce della crisi che sta investendo anche la nostra provincia”. “Il nostro programma – ha illustrato il candidato – guarda in prospettiva e ci sono 3 esempi di azioni concrete che metteremo in atto per dare una scossa alla nostra provincia. Innanzitutto vogliamo costruire un manifesto dell'attrattività per la provincia di Siena, con lo scopo di attrarre investimenti, competenze e talenti nel nostro territorio. Bisogna trovare risorse alternative rispetto a quelle tradizionali che ci sono da sempre in provincia, ma che ora vanno scomparendo. Creeremo una struttura snella con lo scopo di far incrociare la progettualità del nostro territorio con i fondi regionali, nazionali e soprattutto con quelli provenienti dalla Comunità Europea”. “In secondo luogo – ha proseguito Bezzini – ci proponiamo di istituire, entro 100 giorni dall'insediamento, una task force per l'innovazione. Infine vogliamo investire sui nuovi motori di sviluppo, intorno alla sostenibilità economica e sociale, a partire dalla sfera dell'economia e puntando sulla green economy e l'energia pulita delle fonti rinnovabili”.
“Il mio programma – ha affermato il candidato – nasce dall'aver girato in lungo e in largo la provincia ascoltando la gente. Con questa crisi molte persone stanno perdendo il lavoro; per questo le priorità sono l'economia e il lavoro di qualità. Sono certo che il nostro territorio ha le risorse necessarie per superare questo momento difficile”.
SIENA. “Abbiamo costruito un nuovo centro sinistra per il governo della Provincia di Siena: la nostra coalizione investe su unità, cultura di governo, valori condivisi a cui le forze del centro sinistra fanno riferimento”. Con queste parole Simone Bezzini, candidato alla presidenza della Provincia per le prossime elezione del 6 e 7 giugno, ha aperto la conferenza stampa di questa mattina (13 maggio), in cui ha presentato il proprio programma. Insieme con Bezzini hanno partecipato all'incontro gli esponenti locali dei partiti che appoggiano la sua candidatura: Elisa Meloni per il PD, Alessio Manetti per l'Italia dei valori, Gianluca Targetti per i Riformisti e Michele Logi della Sinistra per la provincia di Siena.
Il candidato alla presidenza ha specificato che “non si tratta di un cartello elettorale, ma di una coalizione che si fonda su una convergenza politica e programmatica: alla base di tutto c'è il programma condiviso”.
“Noi Riformisti – ha detto Targetti – già governavamo in provincia e appoggiamo un programma concreto. Qualcuno ha detto che non volevamo l'Italia dei Valori, ci siamo confrontati con loro, e con tutti, sul programma, non c'è stato pregiudizio, non è vero che non li volevamo”. “Per l'Italia dei valori – ha spiegato Manetti – questa è stata una scelta programmatica e strategica. Oltre all'accordo sul programma, quest'alleanza guarda alle elezioni del 2011 a Siena e a quelle nazionali del 2013. C'è accordo tra PD e Italia dei Valori”. Manetti, rispondendo ad una domanda, ha detto che “nel Comune di Murlo abbiamo una lista dell'Italia dei Valori e non corriamo con il PD per problemi con la vecchia amministrazione che ha governato finora”.
“Noi stiamo ricostruendo la sinistra – ha affermato Logi – stiamo cercando di ricostruire una sinistra che autonoma, con un'ottica e una prospettiva di governo. Siamo l'aggregazione tra Sinistra Democratica e i 'vendoliani' di Rifondazione; per costruire un'alternativa a Berlusconi anche a livello nazionale occorrono alleanze. Solo nel Comune di Asciano non siamo nella coalizione del PD. Simone ci rappresenta, non abbiamo avuto dubbi su questo candidato e siamo sicuri che vinceremo”.
“Sono soddisfatta di questa coalizione – ha detto la Meloni – che ha l'obiettivo di governare nei prossimi 5 anni. C'è condivisione del programma: questa è la vera forza della coalizione”. Il segretario del PD senese, rispondendo ad una domanda, ha affermato che “c'è rammarico perchè alcune forze della sinistra non si sono nemmeno confrontate con noi, non hanno partecipato alla discussione del programma e si sono autoesclusi”. “Noi avevamo invitato tutti a partecipare al confronto – ha proseguito la Meloni – forse sarebbero emerse divergenze programmatiche che avrebbero spinto i Verdi e Rifondazione a correre da soli, ma in questo caso è stata una loro scelta a monte”.
Per quanto riguarda il programma, lungo un'ottantina di pagine e dettagliato, Bezzini ha spiegato che “la grande emergenza del momento è rappresentata dai temi dello sviluppo e del lavoro, che sono delle priorità alla luce della crisi che sta investendo anche la nostra provincia”. “Il nostro programma – ha illustrato il candidato – guarda in prospettiva e ci sono 3 esempi di azioni concrete che metteremo in atto per dare una scossa alla nostra provincia. Innanzitutto vogliamo costruire un manifesto dell'attrattività per la provincia di Siena, con lo scopo di attrarre investimenti, competenze e talenti nel nostro territorio. Bisogna trovare risorse alternative rispetto a quelle tradizionali che ci sono da sempre in provincia, ma che ora vanno scomparendo. Creeremo una struttura snella con lo scopo di far incrociare la progettualità del nostro territorio con i fondi regionali, nazionali e soprattutto con quelli provenienti dalla Comunità Europea”. “In secondo luogo – ha proseguito Bezzini – ci proponiamo di istituire, entro 100 giorni dall'insediamento, una task force per l'innovazione. Infine vogliamo investire sui nuovi motori di sviluppo, intorno alla sostenibilità economica e sociale, a partire dalla sfera dell'economia e puntando sulla green economy e l'energia pulita delle fonti rinnovabili”.
“Il mio programma – ha affermato il candidato – nasce dall'aver girato in lungo e in largo la provincia ascoltando la gente. Con questa crisi molte persone stanno perdendo il lavoro; per questo le priorità sono l'economia e il lavoro di qualità. Sono certo che il nostro territorio ha le risorse necessarie per superare questo momento difficile”.