"Nella riunione di ieri poteva essere trovata una soluzione di alto profilo"
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“Dopo lo stallo che si era determinato a seguito della non disponibilità di Antonella Mansi a proseguire nella guida della Fondazione – continua Bezzini – c’era stata una meritoria iniziativa di mediazione portata avanti dal presidente della Camera di Commercio, tesa a sbloccare la situazione andando oltre i vecchi schemi e le contrapposizioni. Con tale iniziativa era stata infatti segnalata ai principali enti nominanti la disponibilità del prof. Marcello Claric ad assumere la carica di Presidente della Fondazione Mps, riscontrando subito diffusi apprezzamenti. E vista la figura di livello nazionale, di grande professionalità e fuori da ogni logica di appartenenza politica, alcuni Deputati della DG della Fondazione hanno condiviso tale ipotesi e l’hanno posta all’attenzione dell’organismo competente a decidere. Ciò nonostante, la DG non è riuscita a esprimere quella maggioranza necessaria alla nomina del nuovo Presidente, programmando quindi una nuova riunione per il prossimo 22 agosto; tempo prezioso, purtroppo perso, che rischia di inficiare, sicuramente nella percezione esterna e forse anche nella sostanza, il lavoro di uscita dalla crisi realizzato negli ultimi anni da Banca e Fondazione Mps”.
“Andando avanti così – conclude Bezzini – rischiamo di aggiungere danno al danno e di minare irrimediabilmente la possibilità di ricostruire la credibilità di Siena verso l’esterno. Pur rispettando la sacrosanta autonomia della Deputazione Generale, sancita dallo statuto della stessa, ho molte difficoltà a comprendere le ragioni della bocciatura di una proposta di così alta levatura professionale. Così come non capisco perché non abbiano deciso di proseguire ad oltranza, fino al 31 luglio, stando dentro le indicazione temporali del Ministero, invece di far slittare tutto al 22 di agosto”.