di Augusto Mattioli
SIENA. Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Partito democratico ha fatto tappa a Siena all’Hotel Garden affollatissimo di sostenitori e di iscritti, anticipando l'arrivo del segretario Franceschini, che sarà a Siena mercoledì in piazza del Campo. Ma non c’erano dubbi che la manifestazione elettorale sarebbe riuscita essendo Bersani sostenuto da molti big della politica locale… Molti anche i giovani con i quali l’ex ministro si è intrattenuto a lungo concludendo con una foto stile squadra di calcio. Bersani si è anche concesso ai giornalisti, che gli hanno rivolto domande sia sul futuro del partito democratico sia sulla stretta attualità, la scuola, i respingimenti degli immigrati, l’informazione. Ecco il Bersani pensiero
Partito democratico e rischi di sfaldamento dopo le primarie
“Nel Pd sto tranquillo e penso che tutti faranno così- ha detto rispondendo a chi gli chiedeva dei rischi di sfaldamento nel caso di sua elezione. Nel partito noi siamo tutti dentro e siamo tutti pari e ognuno ha il diritto di dire la sua opinione. E gli elettori hanno diritto di fare la loro scelta che deve essere rispettata da tutti noi”.
La scuola e le “riforme” del centro destra
“Ormai emerge con tutta evidenza all'inizio dell'anno scolastico che noi non abbiamo avuto una riforma nel senso di una qualificazione della scuola. Abbiamo avuto una riforma che va nel senso di una riduzione dell'offerta scolastica con gravi conseguenze occupazionali per tanti insegnanti, quindi, non si parli di questa come una riforma ma stiamo invece parlando di tagli che mandano per la strada migliaia e migliaia di insegnanti nel momento di recessione più acuta che abbiamo avuto dal dopoguerra
Liberta di informazione
“Siamo in generale in una fase di deformazione dei meccanismi che devono tutelare la libertà di informazione nel nostro Paese. Mi pare evidente. La cosa coinvolge anche il servizio pubblico e credo che una situazione come quella che abbiamo noi non sia riscontrabile in nessun Paese maturo, in nessun Paese democratico avanzato. Noi abbiamo bisogno di normative nel campo dell'informazione che non consentano ad una persona sola, ad un solo soggetto o forza di avere un peso così elevato, si chiami Berlusconi o qualsiasi altro. Mi auguro che nel frattempo "anche il governo e il centrodestra riflettano su quello che stanno suscitando. Sento molte reazioni, molte emozioni negative e credo che la manifestazione del 19 settembre registrerà questo stato di cose".
I respingimenti e le critiche internazionali al governo
“Credo sia chiarissimo ciò che dicono le autorità internazionali. Chi scappa da una guerra non può essere rimandato indietro e non può essere nemmeno lasciato in mare. Il governo- non può trincerarsi dietro l'aver scelto una politica di respingimento anche perché una tale politica deve osservare le norme internazionali e quindi verificare se ci sono persone che hanno diritto a chiedere asilo. Sarà meglio che il governo si convinca perché altrimenti di questo passo, oltre a venir meno un comune senso di umanità, rischiamo davvero figuracce internazionali".