In mancanza delle condizioni preliminari poste per la sua candidatura, si fa da parte
SIENA. “Oltre tre mesi fa i reggenti del PD cittadino di Siena, unitariamente, ebbero a domandarmi la disponibilità ad assumere l’incarico di segretario senese del partito. Risposi loro che la condizione irrinunciabile, tesa a valutare l’eventuale accoglimento di quanto mi veniva richiesto, era quella di un forte e chiaro consenso in primo luogo da parte delle tre maggiori componenti scaturite dall’ultimo congresso”.Così Massimo Bernazzi commenta la situazione del Partito Democratico senese ancora senza un coordinatore.
“In carenza di questa condizione preliminare non avrei ritenuto possibile affrontare il complicato incarico e aggiunsi che, nel caso, il mio programma di lavoro sarebbe stato essenziale ma vitale: tentar di riunire il partito coinvolgendo tutte le energie disponibili; dismettere il “lutto” politico; riprendere l’iniziativa politica nei circoli, in città e per la città, oggi governata da una maggioranza imbarazzante, priva di significative strategie e quotidianamente protesa alla cura dei clan da cui ha tratto origine e forza”.
“Non essendosi realizzatesi ad oggi, e dopo cosi lungo tempo, tali minime condizioni e persistendo una sorta di pervicace e paralizzante balcanizzazione dell’organizzazione cittadina del PD, ringraziando i tre reggenti per la fiducia, revoco allo stato la mia disponibilità ad esaminare la proposta a suo tempo sottopostami”.