Botta e risposta tra il consigliere comunale ed il commissario Landi
di Augusto Mattioli
SIENA. Paolo Benini non è più un consigliere comunale in quota Lega. Le sue posizioni critiche espresse a più riprese non sono state gradite ai leghisti, per cui hanno deciso di depennare il suo nome dall’elenco dei soci. Almeno dal punto di vista formale nessuna espulsione, visto che Benini non è iscritto alla Lega salviniana. Pur restando nella maggioranza, traslocherà nel gruppo misto del Consiglio comunale continuando la sua battaglia critica nei confronti dell’attuale situazione nella maggioranza di centrodestra ma sostenendo in ogni caso la giunta di Luigi De Mossi.
Marco Landi commissario della Lega senese non si sottrae ad un commento sulla questione Benini e attacca: “La Lega non è un autobus dove si sale o si scende a seconda delle convenienze – tiene a precisare -. Benini non era iscritto alla Lega e se n’è andato per conto proprio. Non c’è stata alcuna espulsione ma è stato depennato dall’elenco dei soci. Si tratta di una situazione molto semplice: lui si è sempre tirato fuori con le sue prese di posizione e con quello che aveva scritto del partito. Che, lo voglio sottolineare, ha percentuali di voti alte ed è compatto. Insomma si è messo in contrasto con le nostre linee politiche”.
Benini però rifiuta il ragionamento della salita sul bus per semplice convenienza e ribatte colpo su colpo: “La Lega che si proponeva come un partito del cambiamento ha consentito alla vecchia politica di riciclarsi. Landi dice che la Lega non è un autobus: però in questo autobus sono ci sono saliti ex consiglieri della passata legislatura come il vicesindaco attuale Andrea Corsi, il consigliere Massimo Bianchini (eletti nella passata consiliatura in liste civiche), Cl che ha sostenuto il sindaco, Forza Italia e altri. In sostanza i soliti trasversalismi“. Benini non sembra molto turbato dalla decisione della Lega di cancellarlo dalla lista dei soci e pone delle domande. “Sono stato vent’anni senza occuparmi di politica. Ritorno e vedo che tutto è rimasto uguale. In soldoni qual è il programma concreto per lo sviluppo di questa città? In quale modo si utilizza lo spazio della Fortezza medicea?”.