La candidata sindaco del Carroccio contesta il programma dell'avversario
SIENA, Da Loretana Battistinim candidata a sindaco di Siena dalla Lega Nord, riceviamo e pubblichiamo.
“Le dichiarazioni dell’onorevole Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco alle prossime amministrative per la Sinistra a Siena, secondo cui la città del Palio ”deve creare 1.000 posti di lavoro in più in 10 anni” sono quanto meno un po’ azzardate. Saranno i cittadini senesi così poco accorti da credergli? Ceccuzzi, insomma, utilizzando un metodo ormai ben collaudato, punta su slogan del tutto irrealizzabili e sempre smentiti dai fatti, continuando a trattare i senesi come dei “fessacchiotti” sempre pronti a cascarci. Fatto sta che se nei prossimi dieci anni l’onorevole Ceccuzzi crede di poter prevedere ciò che potrà essere lo sviluppo dell’economia locale e nazionale, forse farebbe meglio a candidarsi a più alti incarichi. A quanto pare a Siena abbiamo un grande economista e veggente o, forse, meglio: un semplice Mago Zurlì!
Secondo quanto appreso in questi giorni dal Microcredito di Solidarietà, che traccia, infatti, un quadro disarmante della situazione cittadina, le richieste di aiuto economico sono schizzate, negli ultimi tre anni, da 245.000 euro a ben 1.073.000 euro. Chissà quante altre ne saranno arrivate e arriveranno, con la fascia più colpita che è quella che va dai 31 ai 55 anni, per la maggior parte rappresentata da lavoratori dipendenti. In pratica, né più né meno di due generazioni di senesi palesemente in difficoltà economica.
Ora, prima di fare certe dichiarazioni avventate, perché l’onorevole Ceccuzzi non si domanda chi e come potrebbe creare questi 1.000 posti di lavoro in più? Perché Ceccuzzi vuole addossare le colpe solo ed esclusivamente alla precedente Giunta Cenni? Non era, lo stesso Ceccuzzi, in tutti questi anni, deputato, consigliere provinciale e segretario provinciale dei DS / PD e grande sponsor del Cenni? Come pensa di fare ora delle cose che la sua parte politica non è riuscita a fare in 10 anni? Memoria corta in politica e sguardo lungo in economia?
E’ a conoscenza Ceccuzzi che, mentre sta facendo queste assurde dichiarazioni, la Banca MPS ha deciso un allontanamento di 1.400 persone dalle strutture centrali (capogruppo, direzione rete Bmps, Consorzio operativo, aree territoriali, dipartimenti, che sono per la stragrande maggioranza a Siena), che probabilmente venderà la Consumit (con qualche decina di senesi che fanno i pendolari con Calenzano e magari saranno costretti ad andare a vivere altrove), la MPS Capitale Service e che l’Università di Siena conta circa 300 esuberi tra i tecnico amministrativi, che il Rettore Riccaboni sarebbe ben disposto a mandare a casa? E anche su Bassilichi, Novartis e Whirpool ci piacerebbe avere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali.
Dove sarebbe possibile recuperare tutti questi posti di lavoro? Fino ad oggi chi ha amministrato la città? Ceccuzzi si è improvvisamente trasformato in un candidato di opposizione? Forse, Ceccuzzi, che di lavoro, senza offesa per i veri lavoratori, in vita sua ha fatto solo il Funzionario di Partito, potrebbe dare, per primo, il buon esempio, e invece di 1.000 si accontenti di trovare un posto di lavoro “vero”: il suo.
Una vera crescita economica si basa su uno sviluppo capillare in tutti i settori, cosa che finora il Pd ha sempre rifiutato di fare. Senza dimenticarsi, poi, del repentino calo degli utili distribuiti dalla Fondazione MPS. Noi crediamo che ciò non sia possibile neppure con l’edilizia, unica fonte di reddito che si è aggiunta in questi ultimi anni e che è stata una fonte parassitaria della quale hanno beneficiato poche persone, senza creare un aumento della redditività.
Noi crediamo che a Siena la crisi occupazionale, presente e futura, possa essere eliminata solo cancellando i privilegi, oggi troppo diffusi, e che interessano un ristretto numero di “eletti”. Siena, per farlo, ha bisogno di un vento nuovo: non può essere certo il Ceccuzzi a rappresentare la novità”.
“Le dichiarazioni dell’onorevole Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco alle prossime amministrative per la Sinistra a Siena, secondo cui la città del Palio ”deve creare 1.000 posti di lavoro in più in 10 anni” sono quanto meno un po’ azzardate. Saranno i cittadini senesi così poco accorti da credergli? Ceccuzzi, insomma, utilizzando un metodo ormai ben collaudato, punta su slogan del tutto irrealizzabili e sempre smentiti dai fatti, continuando a trattare i senesi come dei “fessacchiotti” sempre pronti a cascarci. Fatto sta che se nei prossimi dieci anni l’onorevole Ceccuzzi crede di poter prevedere ciò che potrà essere lo sviluppo dell’economia locale e nazionale, forse farebbe meglio a candidarsi a più alti incarichi. A quanto pare a Siena abbiamo un grande economista e veggente o, forse, meglio: un semplice Mago Zurlì!
Secondo quanto appreso in questi giorni dal Microcredito di Solidarietà, che traccia, infatti, un quadro disarmante della situazione cittadina, le richieste di aiuto economico sono schizzate, negli ultimi tre anni, da 245.000 euro a ben 1.073.000 euro. Chissà quante altre ne saranno arrivate e arriveranno, con la fascia più colpita che è quella che va dai 31 ai 55 anni, per la maggior parte rappresentata da lavoratori dipendenti. In pratica, né più né meno di due generazioni di senesi palesemente in difficoltà economica.
Ora, prima di fare certe dichiarazioni avventate, perché l’onorevole Ceccuzzi non si domanda chi e come potrebbe creare questi 1.000 posti di lavoro in più? Perché Ceccuzzi vuole addossare le colpe solo ed esclusivamente alla precedente Giunta Cenni? Non era, lo stesso Ceccuzzi, in tutti questi anni, deputato, consigliere provinciale e segretario provinciale dei DS / PD e grande sponsor del Cenni? Come pensa di fare ora delle cose che la sua parte politica non è riuscita a fare in 10 anni? Memoria corta in politica e sguardo lungo in economia?
E’ a conoscenza Ceccuzzi che, mentre sta facendo queste assurde dichiarazioni, la Banca MPS ha deciso un allontanamento di 1.400 persone dalle strutture centrali (capogruppo, direzione rete Bmps, Consorzio operativo, aree territoriali, dipartimenti, che sono per la stragrande maggioranza a Siena), che probabilmente venderà la Consumit (con qualche decina di senesi che fanno i pendolari con Calenzano e magari saranno costretti ad andare a vivere altrove), la MPS Capitale Service e che l’Università di Siena conta circa 300 esuberi tra i tecnico amministrativi, che il Rettore Riccaboni sarebbe ben disposto a mandare a casa? E anche su Bassilichi, Novartis e Whirpool ci piacerebbe avere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali.
Dove sarebbe possibile recuperare tutti questi posti di lavoro? Fino ad oggi chi ha amministrato la città? Ceccuzzi si è improvvisamente trasformato in un candidato di opposizione? Forse, Ceccuzzi, che di lavoro, senza offesa per i veri lavoratori, in vita sua ha fatto solo il Funzionario di Partito, potrebbe dare, per primo, il buon esempio, e invece di 1.000 si accontenti di trovare un posto di lavoro “vero”: il suo.
Una vera crescita economica si basa su uno sviluppo capillare in tutti i settori, cosa che finora il Pd ha sempre rifiutato di fare. Senza dimenticarsi, poi, del repentino calo degli utili distribuiti dalla Fondazione MPS. Noi crediamo che ciò non sia possibile neppure con l’edilizia, unica fonte di reddito che si è aggiunta in questi ultimi anni e che è stata una fonte parassitaria della quale hanno beneficiato poche persone, senza creare un aumento della redditività.
Noi crediamo che a Siena la crisi occupazionale, presente e futura, possa essere eliminata solo cancellando i privilegi, oggi troppo diffusi, e che interessano un ristretto numero di “eletti”. Siena, per farlo, ha bisogno di un vento nuovo: non può essere certo il Ceccuzzi a rappresentare la novità”.