I renziani fanno il punto dopo le primarie: diversamente dai vertici del partito
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SIENA. Il messaggio che arriva dalle primarie è inequivocabile. Inutile nascondersi dietro un dito” Inequivocabile il trionfo di Renzi alle primarie. Inequivocabile è l’azione dirompente che questo risultato ha sul Partito Democratico e, più in generale, sul Paese. Dietro questa vittoria c’è una proposta politica nuova che ha come elemento costitutivo un forte cambiamento rispetto al passato: vince la capacità di interpretare in modo innovativo le istanze sociali, vince la capacità di dare risposte nette alle giovani generazioni superando equilibrismi di vecchio stampo e vince una classe dirigente nuova che vede il PD come un partito dinamico, aperto e davvero democratico.
Vince il partito che vive tra la gente e fuori dal chiuso di alcune stanze. Per noi è stata una sensazione nuova: una boccata di ossigeno che ci riempie di energia e riaccende le speranze. Una sensazione che vorremmo avere anche su scala locale, anche qui a Siena città dove, invece, la condizione ci sembra ancora asfittica.
Vince il partito che vive tra la gente e fuori dal chiuso di alcune stanze. Per noi è stata una sensazione nuova: una boccata di ossigeno che ci riempie di energia e riaccende le speranze. Una sensazione che vorremmo avere anche su scala locale, anche qui a Siena città dove, invece, la condizione ci sembra ancora asfittica.
Il gruppo dirigente cittadino, legittimato dal voto dei soli iscritti (sempre meno purtroppo), dovrebbe fare autocritica e ripartire coinvolgendo energie che interpretano appieno il rinnovamento che si è espresso a Siena con migliaia di voti: tutto questo fino ad oggi non è avvenuto. Abbiamo visto, invece, una chiusura netta, ad esempio, nel momento in cui è stata costituita la Direzione comunale del Partito, quando a tavolino e in modo autoritario si è decisa l’esclusione di persone di sicuro valore, da tempo impegnate in percorsi di cambiamento. Non si era mai visto che il segretario comunale del partito escludesse d’imperio alcuni rappresentanti di una minoranza. In quel passaggio, come in altre occasioni, ci hanno stupito alcune decisioni che sembrano essere dettate da uno sguardo tutto volto all’indietro: lo dimostra la presenza in direzione di persone che appartengono ad un’altra stagione, non certo positiva. Il cambiamento non può assolutamente essere una formula retorica, ma deve essere una pratica. Se Renzi nei nuovi organismi dirigenti avesse proposto personalità politiche come D’Alema, cosa sarebbe successo? A Siena, invece, è accaduto.
Troppo spesso abbiamo assistito a scelte orientate verso la chiusura e non l’apertura, troppo spesso abbiamo sentito parlare di rinnovamento, cambiamento e “discontinuità” senza poi vedere applicati questi principi. E’ ora di cambiare realmente e non solo a parole, “non ci sono più alibi per nessuno, non ci sono più scuse, non possiamo più aspettare”. I nostri concittadini ci hanno dato un grande segnale, questa volta non si può sbagliare di nuovo, non si può far finta di niente e cambiare solo casacca.
Troppo spesso abbiamo assistito a scelte orientate verso la chiusura e non l’apertura, troppo spesso abbiamo sentito parlare di rinnovamento, cambiamento e “discontinuità” senza poi vedere applicati questi principi. E’ ora di cambiare realmente e non solo a parole, “non ci sono più alibi per nessuno, non ci sono più scuse, non possiamo più aspettare”. I nostri concittadini ci hanno dato un grande segnale, questa volta non si può sbagliare di nuovo, non si può far finta di niente e cambiare solo casacca.
Araniti Danila, Ballini Miranda, Baldi Antonio, Bigliazzi Quinto, Beligni Roberto, Bellini Alessandro, Brenci Lorenzo, Bufalini Stefania, Cava Massimo, Casini Davide, Cozzani Franca, Carnemolla Nicolò, Ciacci Francesco, D’orsi Paola, Di Pilla Flavia, Dermici Attilio, Ferretti Renato, La Russa Paolo, La Russa Ginevra, Mattioli Franca, Maridati Corrado, Maiellaro Leonardo, Morellini Mario, Patrone Davide, Semplici Raffaele, Graziani Paolo, Petricci Simone, Rossi Simone, Sani Guido, Sestini Sylvia, Simoncini Mario, Ulivelli Monica, Ugolini Daniela, Zoppi Maurizio