SIENA. Luciana Bartaletti, unica donna candidata alle primarie del Pd per correre alla carica di presidente della Provincia di Siena, è intervenuta a largo raggio su un tema forte del suo programma elettorale: il futuro dell’agricoltura.
“Non basta più ricordare – ha detto Bartaletti – che il settore agricolo è strategico per una provincia a forte vocazione agricola come la nostra: in uno scenario internazionale sempre più selettivo in cui sempre meno salde sono le reti protettive e anche prodotti blasonati non sono al riparo da una concorrenza serrata, è indispensabile mettere in campo azioni concrete e innovative per garantire competitività al nostro sistema territoriale e futuro alle nostre imprese. Solo così saremo in grado di mantenere una cultura agricola che è anche una forte cifra identitaria, un efficace presidio di tutela e valorizzazione ambientale e un’attività di grande rilievo per la nostra economia”.
In quale direzione dovrebbe operare la Provincia per sostenere la competitività del nostro sistema territoriale?
“Sono molti i fronti sui quali intervenire, con alcune priorità importanti: formazione; sostegno all’innovazione; infrastrutture per l’agricoltura; semplificazione burocratica e servizi efficienti; tutela della qualità dei prodotti e investimenti su promozione e su commercializzazione”.
Nel dettaglio?
“Formazione, innanzitutto. La globalizzazione rende il mestiere dell’agricoltore più difficile. Accanto alla formazione tecnica, che mantiene la sua valenza, una particolare attenzione deve essere riservata ad una formazione più generale che apra a conoscenze connesse al nuovo approccio all’impresa rurale: da conoscenze di tipo ambientale, a quelle relative alla valorizzazione delle risorse locali, insieme a conoscenze di marketing e a quelle, fondamentali, di informatica e di Internet. Quest’ultima riflessione introduce il secondo aspetto: l’estensione della cultura informatica e il consolidamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie rappresentano una priorità assoluta per le imprese moderne. Da questo punto di vista sottolineo anche che la diffusione dei collegamenti a banda larga in tutte le zone rurali è un traguardo da raggiungere in tempi rapidi. Ma quando parlo di innovazione parlo anche di energie alternative in agricoltura, favorendo in tal modo anche l’autoproduzione energetica; così come vanno sostenuti anche gli investimenti per la produzione di energie alternative da biomasse in una logica anche di diversificazione dell’attività agricola. Riguardo alle infrastrutture per l’agricoltura occorre investire sui servizi operativi alle imprese come i centri di trasformazione (i mattatoi, per esempio), o come i centri per la valorizzazione della zootecnia, puntando sul Centro Regionale di Zootecnia di Pian delle Cortine”.
Parlava anche di semplificazione burocratica e di servizi efficienti.
“Un aspetto importantissimo sul quale occorre lavorare con determinazione. Semplificazione e tempestività di risposta da parte della Pubblica Amministrazione sono fattori essenziali di competitività. E poi servizi efficienti. Penso ad un servizio pubblico che aiuti a cogliere tutte le opportunità di finanziamento che si presentano; a servizi tecnici importanti per la vita delle aziende; mi viene in mente il progetto di agrometeorologia sviluppato qualche anno fa e poi accantonato, che sarebbe molto utile in un contesto di cambiamenti climatici. E penso anche all’attività di “moral suasion” che la Provincia può esercitare presso altri soggetti per rendere, per esempio, più facile e conveniente l’accesso al credito, magari con lo studio di nuovi prodotti finanziari e di garanzia”.
Tutela della qualità e sostegno alla promozione e alla commercializzazione: nelle vostre “arie di rinnovamento” si parla di una grande mostra-mercato.
“Sì, è una delle idee forti del nostro programma. Pensiamo che una grande mostra-mercato di livello internazionale a Siena offra al nostro territorio una vetrina importante per la presentazione delle proprie eccellenze agro-alimentari – vino, olio, salumi, formaggi, zafferano, pasta, miele, ecc. – e per marcare il legame indissolubile che esiste fra queste e il contesto d’origine. Ma in una logica di promozione e sostenibilità riteniamo di estrema importanza puntare anche sulla “filiera corta”, su quel rapporto diretto fra produttore e consumatore che sostiene le imprese anche medio-piccole e incentiva al consumo di prodotti locali di qualità. Sulla promozione dei prodotti agricoli, poi, riteniamo che si debba – qui più che altrove – esercitare un serio coordinamento delle varie iniziative poste in essere dai diversi soggetti per rendere più efficace la comunicazione ed evitare la dispersione e lo spreco di risorse che si sono visti in questi anni”.
Lei parla anche di tutela della qualità e di difesa dei marchi.
“Da una parte vi è un’azione di vigilanza all’interno del sistema: insieme ai Consorzi di Tutela e alle Associazioni di categoria, dobbiamo porre la massima l’attenzione alla qualità dei nostri prodotti, per non tradire il rapporto di fiducia con i consumatori. Dall’altra è importante anche un’opera di vigilanza sull’esterno. Certo, non è solo un compito della Provincia, ma ritengo indispensabile lavorare per tutelarci dalle contraffazioni: il “Chianti” è uno dei marchi più contraffatti sul mercato americano e dobbiamo intervenire”.
Fronte turismo: oltre al legame con la cultura parla del legame con il settore agricolo.
“E’ evidente la stretta connessione dei due settori, non solo perché l’agriturismo è una realtà ormai connaturata con la nostra Provincia – e in tal senso aggiungo solamente che un investimento essenziale anche qui va fatto in formazione e qualificazione dell’offerta agrituristica – ma anche per altri due motivi: da un lato perché l’agricoltura è un presidio fondamentale di tutela del paesaggio; dall’altro perché le nostre eccellenze alimentari, le strade dei sapori, gli itinerari enogastronomici rappresentano una motivazione forte per contribuire a far scegliere la destinazione turistica Siena. In tal senso il buon lavoro fatto fin qui dalle APT e dalla Provincia va consolidato e ulteriormente sviluppato”.
