“In questo senso, una via che ci sembra percorribile è quella dell’affiancamento del management Rcr con partner finanziari locali che consentano di supportare ed accrescere il polo manifatturiero locale – ha aggiunto Bartaletti – Ciò può dare una spinta alle tradizioni del nostro territorio e creare posti di lavoro di qualità professionale alta. Scelte industriali importanti significano per una azienda come Rcr guardare con coerenza e pragmaticità alla realtà che il settore del cristallo sta vivendo. Un mercato commerciale nervoso richiede un azienda che si sappia modellare alle esigenze del periodo”.
“Certo, sarà da attuare anche il contenimento dei costi – ha specificato il sindaco uscente di Chiusdino – Questa forse è la più grande criticità di Rcr, di una produzione come quella del vetro che richiede il mantenimento costante di forni accesi e, come sottolineato dalle rappresentanze sindacali, significa che il fermo di produzione che si può attuare in altre aziende in momenti di crisi in questa realtà non significa importanti risparmi. Occorre cercare un business che consenta campagne di produzione lunghe in grado di abbattere i costi fissi e mantenere la forza occupazionale E poi serve rivedere il layout tecnico e rimodulare l’impianto produttivo attualmente esistente.”.
“Pensiamo che le aziende, specialmente nel nostro territorio, debbano produrre ricchezza ed essere in grado di poter camminare con le proprie gambe – ha concluso Bartaletti – non bisogna far si che le società diventino una sorta di “ammortizzatore sociale” per il territorio, causando così perdita di efficienza e produttività. Le istituzioni, Comuni, Provincia e Regione devono sostenere le aziende in momenti particolari, quali una riorganizzazione o quali una crisi straordinaria come quella odierna: ben vengano soluzioni come la settimana corta o i contratti di solidarietà già sperimentati in Rcr, ma se possibile andiamo oltre: l’intelligenza non manca e, per ora, nemmeno le risorse”.