"Per non parlare dell'ncompatibilità a Monteriggioni,,,"
SIENA. Valentini ha vinto le primarie del PD. Complimenti. Peccato che lo abbia fatto, in perfetto stile “PD”, avvalendosi di un percorso istituzionale quantomeno discutibile: è bene che tutti sappiano che, per ovviare alla incandidabilità a Sindaco di Siena che avrebbe avuto come sindaco di Monteriggioni, ha fatta ricorso all’art. 53 Testo Unico degli ENTI LOCALI, il quale, in sostanza, dice che in caso di -IMPEDIMENTO PERSONALE -RIMOZIONE -DECADENZA -DECESSO del Sindaco, la Giunta si scioglie ma rimane in carica (evidentemente solo per il disbrigo degli affari correnti, altrimenti non avrebbe senso lo scioglimento) sotto la guida del Vice Sindaco. In pratica un commissariamento “senza nomina” del commissario.
L’IMPEDIMENTO PERSONALE che coinvolge Valentini, rispetto alle sue funzioni di Sindaco, tuttavia, è stato causato dall’accettazione della carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, a lui di recente conferita dalla Società A.D. 1213 SRL, che è notoriamente una società partecipata, come tutti sanno, al 100% dal Comune di Monteriggioni.
Si potrebbe osservare, che il T.U. ENTI LOCALI all’art. 60 n°10, cita unicamente l’ipotesi di nomina ad AMMINISTRATORE DI UNA SPA, affinché si creino i presupposti dell’impedimento personale in questione, ma non voglio negare che la Cassazione, in casi analoghi, ha finito con l’assimilare la SRL alla SPA.
Quello che più conta però, per quanto mi e ci riguarda, come cittadino, è il fatto che, in questo caso, siamo di fronte ad un atto, (L’ACCETTAZIONE DELLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE) che è eminentemente volontario ed anche giuridicamente essenziale per la sua valida iscrizione al Registro Imprese.
Non credo quindi ci si possa esimere, per onestà intellettuale alla quale richiamo anche lo stesso Valentini, di riconoscere che quello della nomina ad amministratore della società già sopra citata, si configuri, di fatto, come un modo per “INDURRE” sapientemente il Comune di Monteriggioni alla dichiarazione di decadenza nei suoi confronti, unicamente al fine di consentirgli la candidatura alla carica di Sindaco di Siena, per la quale non avrebbe potuto altrimenti concorrere, se non rassegnando le dimissioni con relativo commissariamento del Comune di Monteriggioni medesimo, ciò a causa del divieto esplicito previsto dall’art. 141 comma1 let.b1 sempre dello stesso T.U. ENTI LOCALI.
Va anche aggiunto che è un modo non tanto elegante di conservare una bella fetta di potere nel comune di Monteriggioni, casomai l’avventura senese non avesse esito positivo.
Concludendo mi pare di poter osservare che se il nuovo che avanza, per poter avanzare, regredisce all’uso di mezzi così retrogradi ed in odore di “groviglio armonioso”, allora non rappresenta affatto il nuovo ma è ancora il vecchio, sotto rinnovate e mentite spoglie.
Si aggiunga a ciò, il fatto di considerare, evidentemente, i cittadini di Monteriggioni come meritori di un trattamento da serie B, costringendoli ad accettare un’amministrazione, se non proprio commissariata, quantomeno “dimezzata”, all’unico scopo di riservarsi l’opportunità, quando sarà il momento, qualora già Sindaco di Siena, di “favorire” indirettamente, una candidatura per il Comune di Monteriggioni, non ostile alla sua personale corrente interna di partito.
Alla faccia della trasparenza!
Meglio Sinistra per Siena… meglio Laura Vigni… l’unico vero vaccino contro gli “aggrovigliati”.
Gianni Bari – lista Sinistra per Siena